I militari viaggiano gratis La richiesta: anche l’Esercito

I pensionati pagano ma i militari viaggiano gratis. È una legge approvata dalla Regione Veneto nel 1998. A cui adesso un consigliere della Lega, il bellunese Matteo Toscani, vuole aggiungere un paragrafo. Alla lunga lista di corpi militari che hanno diritto di “libera circolazione” sui mezzi del trasporto pubblico il consigliere vuole aggiungere anche tutti gli appartenenti al corpo dell’Esercito italiano. La motivazione? «In quanto chiamati a svolgere sempre più spesso una funzione di sicurezza pubblica accanto alle altre forze dell’ordine», scrive. Un’eventualità che potrebbe pesare ancor più sulle casse dell’azienda pubblica di trasporto. Ma che cozza anche contro i principi di Spending review. E contro provvedimenti di segno opposti approvati di recente ad esempio dalla Regione Friuli - dove i militari abbondano - che ha deciso di tagliare gli ingressi gratuiti sui mezzi pubblici.
Nel Veneto invece si vuole allargare. La legge del 30 ottobre 1998 consente l’imbarco senza pagamento del biglietto a tutti gli appartenenti al corpo della Polizia di Stato e dei vigili urbani, dei vigili del fuoco, dei carabinieri, della Forestale, Polizia penitenziaria e Guardia di Finanza che possono viaggiare anche «con i rispettivi mezzi» ad esempio sulle navi traghetto (ferry boat).
Adesso il consigliere della Lega chiede di estendere il viaggio gratuito anche a tutti gli appartenenti all’Esercito italiano, qualche anno fa inseriti dal governo Berlusconi-Bossi nelle pattuglie contro il commercio abusivo nei centri storici. Modificando l’articolo 33 bis della legge in vigore.
La proposta di legge, depositata un anno fa, ha adesso ripreso il suo cammino. Il presidente del consiglio regionale, Clodovaldo Ruffato, ha sollecitato un parere alle commissioni interessate. Quello dei comuni e delle aziende di trasporto forse non sarà così favorevole.(a.v.)
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