I mercatini in pericolo Anche i cinesi chiudono
MIRA. «I mercati rionali di Mira e Oriago, sono allo sbando. In un anno è scomparso il 30 % dei banchi. A Mira da una novantina che erano sono ora 60 circa. Ad Oriago erano una sessantina, ora sono meno di 40. Chiediamo al Comune di fare di tutto per salvaguardare questi importanti punti di aggregazione che da decenni caratterizzano la vita sociale dei due più grandi centri della Riviera».
A lanciare l’allarme è Tiziano Scandagliato, segretario provinciale dei venditori ambulanti della Confesercenti. Una delegazione martedì alle 18 incontrerà il vicesindaco e assessore al commercio Nicola Crivellaro. Il mercato rionale di Mira Taglio si tiene ogni giovedì lungo Riviera Silvio Trentin davanti a Villa Contarini dei Leoni, mentre quello di Oriago il martedì in Piazza Mercato. «I mercati di Mira e Oriago», spiega Scandagliato, «si erano “cinesizzati” nel corso degli ultimi 10 anni come è successo in tante altre piazze della provincia. In questo modo si era sostanzialmente uniformata l’offerta merceologica (tantissimi banchi di abbigliamento con merce di scarsa qualità). I banchi poi soprattutto negli ultimi due anni a causa della crisi, hanno cominciato a diminuire in maniera vistosa. A tornarsene a casa, o a cercare lidi migliori in Europa al posto della disastrata Italia , sono stati per primi, proprio i cinesi».
I banchi e i posti lasciati vuoti da loro e da altri ambulanti nostrani, però, non sono stati rimpiazzati da nessuno. «Anche se i prezzi di cessione erano davvero convenienti», dice Scandagliato. «Non c’è l’interesse a comprare stalli nei mercati rionali di Mira e Oriago» . I commercianti ambulanti che incontreranno l’amministrazione grillina martedì, sono anche arrabbiati per come è stata ad esempio gestita l’emergenza neve. «Abbiamo dovuto far saltare due mercati sia a Mira che a Oriago. Gli stalli per i quali paghiamo l’affitto al comune, che deve anche tenere puliti, erano impraticabili a causa della neve. Chi ci ridarà i soldi che abbiamo perso?»
Anche il commercio fisso è preoccupato per questa moria continua di banchi ai mercati rionali. «Sempre meno gente si muove per visitarli», dice Antonio Scantamburlo esercente a Oriago, «e tutto il commercio ne risente».
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