I ladri svuotano il garage del “capo” della sagra

Zerman. Colpo da Cillotto, presidente del quartiere: bottino di 2.000 euro «Il decespugliatore serviva per le attività di volontariato, era ancora imballato»

MOGLIANO. Non ha fatto in tempo a denunciare l’incursione dei vandali nella nuovissima area festeggiamenti di Zerman, avvenuta nei giorni scorsi, che puntualmente i ladri hanno pensato bene anche di svaligiare il suo garage privato. Bruno Cillotto, presidente dell’associazione di quartiere, è stato ieri l’ennesima vittima della crescente ondata di microcriminalità che opera nel territorio moglianese.

La sua casa di via Croce, dove realizza numerosi interventi di volontariato sociale e dove promuove una scuola di orticoltura per giovani svantaggiati, è stata depredata di numerosi attrezzi da lavoro. «Mi hanno rubato due biciclette da donna appena acquistate», racconta sconsolato Cillotto, «un soffiatore nuovo, una motosega e un decespugliatore, che ci era appena stato regalato per le nostre attività di volontariato. La cosa che più mi dispiace è che quest’ultimo era addirittura ancora imballato e con le istruzioni, mai usato». Il valore complessivo della refurtiva sfiora almeno i duemila euro. La triste scoperta è avvenuta proprio ieri mattina, a pochi giorni da un analogo episodio avvenuto nel cosiddetto “Agorà” di Zerman. Nei giorni del fine settimana, forse a più riprese, i vandali sono entrati in azione in tre diversi punti delle nuove casette ricavate dalla riqualificazione della ex scuola agraria Ipsa. Le responsabilità non sono state accertate, ma a facilitare queste scorribande contribuisce di certo anche il fatto che da oltre un mese, dopo l’inaugurazione del 20 marzo scorso, l’area rimane una sorta di cattedrale nel deserto.

Malgrado siano molte le associazioni culturali e di volontariato moglianesi a cui potrebbe far gola una sede negli edifici rimessi completamente a nuovo e restaurati, e malgrado si sapesse da anni della loro imminente riqualificazione, il bando comunale per l’assegnazione non si è ancora partito. In questo vuoto l’incivile atto predatorio ha avuto buon gioco nel danneggiare porte, finestre e infissi vari. Il primo ad accorgersene, lunedì mattina, è stato proprio Cillotto che è anche presidente dell'associazione Luna d’Agosto organizzatrice della tradizionale sagra del Vino di Zerman.

Oltre al danno, morale, anche la beffa personale, dopo solo un giorno: «Ho l’allarme da tantissimi anni, ma il ricovero attrezzi non è presidiato, dopo quello che è accaduto mi sento amareggiato e impotente», commenta sconsolato Cillotto, «non andrò nemmeno dai carabinieri a denunciare il furto perché tanto sarebbe inutile, farei solo perdere tempo alle forze dell’ordine».

Matteo Marcon

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