I ladri senza cuore rubano l'intero incasso della sagra

Ventimila euro il bottino dell'incredibile colpo. I soldi dovevano servire anche ad aiutarei bisognosi
Caorle. Rubato l’incasso della festa di San Giuseppe (20 mila), ladri nella casa di un ristoratore cinese (altri 10 mila)
 

CAORLE Sansonessa in preda ai ladri, un intero rione finisce nel mirino. I carabinieri di Caorle stanno indagando su due episodi sconcertanti. È stato rubato l'incasso alla sagra (20 mila euro) e poi, in pratica nello stesso giorno, è stata depredata l'abitazione di un noto ristoratore cinese, ormai caorlotto a tutti gli effetti. Il caso più clamoroso è quello che ha riguardato i locali festeggiamenti di San Giuseppe Lavoratore, per un colpo avvenuto successivamente rispetto a quello dell'abitazione. Secondo quanto denunciato ai carabinieri della locale stazione, al termine della giornata più importante della sagra , ovvero quella del primo maggio, è avvenuto il colpo. I malviventi sono riusciti a individuare la macchina all'interno della quale gli organizzatori della sagra avevano depositato il denaro. C'erano soldi, tanti soldi, custoditi all'interno di una borsa sistemata nel bagagliaio di una macchina. I ladri hanno, probabilmente con un chiavistello, forzato il baule della vettura, impossessandosi di tutto il denaro. Quando colui che aveva in uso la macchina si è recato nell'abitazione ha aperto il baule della vettura e non ha trovato più l’incasso. Gli si è gelato il sangue. L'uomo ha avvertito gli altri collaboratori dei festeggiamenti e i carabinieri. Ai quali gli organizzatori hanno dovuto raccontare come avevano nascosto i soldi, dove e quando. Non si azzardano i potesi, ma ci si chiede chi conosceva le abitudini di colui che era incaricato di mettere al sicuro l'incasso. Amarezza tra gli organizzatori: quei soldi dovevano servire anche a sostenere le iniziative caritatevoli verso i bisognosi.

Lui al ristorante cinese a lavorare, i ladri invece a casa sua. Furto da 10 mila euro sempre a Sansonessa. Ignoti sono entrati nell'abitazione di un cittadino della Cina Popolare, perfettamente integrato a Caorle, dove è conosciuto da oltre vent’anni per essere stato colui che ha aperto il primo ristorante cinese in città. I malviventi si sono impossessati di tutto l'oro che l'uomo custodiva in casa e di almeno 3.000 euro in contanti. Sull'episodio stanno svolgendo indagini approfondite i carabinieri della stazione di Caorle, impegnati a rafforzare la vigilanza per l'imminente stagione turistica. E i controlli certo non mancano in questo lungo ponte festivo. I banditi, probabilmente, sapevano però dove andare a colpire e soprattutto quando. Il furto a casa dell'imprenditore è avvenuto infatti nel primo pomeriggio di venerdì scorso, festa del primo maggio. Il titolare del ristorante, ricavato in una delle calli che compongono il fitto mosaico del caratteristico centro storico di Caorle, era chiaramente impegnato al lavoro, per coordinare i coperti. I banditi sono penetrati nell'abitazione dopo aver forzato una porta. Hanno approfittato del fatto che in quel momento nella zona di Sansonessa c'erano poche persone in movimento sulle strade e hanno agito indisturbati. Hanno aperto tutti i cassetti portando via tutti gli ori dall’abitazione dell'imprenditore, che aveva ben nascosto anche 3.000 euro in contanti. I ladri sono però riusciti a trovare anche quelli, impossessandosene e dileguandosi. Quando il ristoratore, stanco per le numerose ore trascorso al lavoro, è tornato nella sua abitazione, ha così fatto l'amara scoperta. A quel punto non gli è rimasto altro da fare che rivolgersi alla stazione dei carabinieri di via Traghete, coordinati dal comandante, il maresciallo Francesco Lambiase. «Se li trovo i ladri gli faccio conoscere i miei amici...», si è lasciato andare a questo sfogo il ristoratore, talmente integrato a Caorle che viene conosciuto con il nome proprio di Sergio (tutti lo conoscono così). Il furto, non certo il primo nel popoloso quartiere negli ultimi tempi, ha in parte offuscato il clima di grande festa.

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