I ladri entrano all’obitorio ma non rubano nulla

San Donà. Sconcertante episodio l’altra notte in via Verdi. Escluso il vandalismo Bramezza (Asl 10): «Spero che non sapessero in che luogo erano entrati»
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - OBITORIO OSPEDALE
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - OBITORIO OSPEDALE

Furto all’obitorio, i ladri sono entrati negli ambienti in via Verdi, dove sono ricomposte le salme, ma non hanno trovato nulla da rubare. Un turpe atto che apre la strada anche a inquietanti interrogativi. Nella notte tra giovedì e venerdì, ignoti si sono introdotti nell’obitorio di via Verdi dopo aver forzato sia la porta d’ingresso, che si affaccia sulla strada, sia quella dell’ufficio interno, regolarmente chiuse a chiave al di fuori degli orari di servizio. I ladri, probabilmente, credevano di trovare dei soldi, magari negli uffici, o, fatto davvero macabro, forse pensavano addirittura di poter racimolare denaro e preziosi controllando e rovistando tra le salme.

A rilevare lo scasso è stato il personale ospedaliero giunto al mattino per svolgere l’attività lavorativa quotidiana. Il personale ha confermato che non è stato in ogni caso asportato nulla. Ed è stato immediatamente effettuato anche un controllo sulle salme, senza fortunatamente riscontrare alcuna anomalia. L’episodio è stato subito denunciato ai carabinieri della compagnia di San Donà che hanno avviato le indagini.

«Mi auguro che chi ha compiuto questo gesto deplorevole fosse almeno inconsapevole del luogo in cui è entrato», commenta il direttore generale dell’Asl10, Carlo Bramezza, «anche perché in un obitorio non si trovano certo denaro o oggetti di valore». Sembrerebbe escluso l’atto vandalico fine a se stesso o altri intenti macabri legati a messe nere o spiritismo in genere, anche perché non sono stati trovati messaggi, scritte, né è stato toccato alcunchè all’interno. Più probabilmente si è trattato di un errore e i ladri erano certi di trovare qualcosa, magari negli uffici dell’obitorio più che tra le celle mortuarie. Resta da segnalare come ancora una volta l’ospedale possa essere facilmente varcato di giorno e di notte da malintenzionati e persone pericolose.

Lo scorso anno i ladri avevano rubato medicinali per decine di migliaia di euro dai magazzini nei sotterranei della struttura, pochi mesi dopo avevano rubato addirittura una macchinario costoso tra le dotazioni degli ambulatori. In passato sono state segnalate anche pericolose frequentazioni da parte di balordi che fruivano dei servizi igienici e bivaccavano tra i parcheggi e i corridoi del nosocomio. Per questi motivi l’azienda ha annunciato misure di sicurezza e controlli da potenziare per tutelare i pazienti e il personale.

Giovanni Cagnassi

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