I grillini riprovano a conquistare Mira
Test nazionale per il M5S, ma il centrosinistra con Marco Dori vuole riconquistare la sua roccaforte in Riviera del Brenta
MIRA. È una corsa a sei la competizione che domani a Mira deciderà i due sfidanti al ballottaggio del 25 giugno o direttamente chi siederà sulla poltrona di sindaco, al posto del grillino Alvise Maniero che non si è ricandidato. Una sfida che ha alte possibilità, viste le tante forze politiche in campo, di risolversi solo al ballottaggio.
Gli elettori a Mira sono 31. 290, i residenti 38. 552. Quello di Mira sarà un test di valore nazionale per capire se i cittadini del più popoloso comune della Riviera del Brenta, hanno gradito le decisioni del Movimento 5 Stelle in questi anni di amministrazione. La campagna elettorale si è svolta negli ultimi 40 giorni con accuse di scorrettezze e vandalismi, e la partecipazione dei candidati a ben 5 confronti diretti. Hanno reso incandescente la campagna elettorale anche i problemi legati al “caso” della candidata del centrodestra Antonella Trevisan, difesa a spada tratta però dal suo principale sostenitore, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, che rigetta tutto come strumentalizzazioni.
Ma ecco i candidati in lizza. A raccogliere l’eredità del sindaco uscente Maniero è per i grillini Elisa Benato 52 anni che lavora come insegnante in una scuola elementare. I punti di forza su cui punta sono quelli classici del Movimento 5 Stelle: trasparenza, stop alla cementificazione, grandi opere e in parte, come nel caso del bilancio partecipativo, già realizzati in questi anni. Resta l’insoddisfazione per l’introduzione del sistema porta a porta nella raccolta rifiuti in tante realtà del territorio. Insoddisfazione che è stata espressa dl pubblico in tanti dibattiti. Il centrosinistra per recuperare la sua storica roccaforte punta invece su Marco Dori 35 anni, giornalista e ristoratore. Dori è appoggiato dalla lista personale “Marco Dori sindaco”, dal Pd, dalla lista “Gente di Mira” di Vanna Baldan, ex candidato di Forza Italia che corse al ballottaggio nel 2007, da Centro Democratico, e dalla lista civica “Noi Domani” di Fabio Zaccarin. Il centrosinistra ha un obbiettivo preciso che è quello di rompere l’isolamento in cui è finita Mira dopo cinque anni di amministrazione Maniero. Temi forti del programma sono sviluppo del territorio ed economia. Le sorprese però arrivano dallo schieramento del centrodestra. Per la prima volta dopo anni, infatti, il centrodestra mirese si è compattatosu Antonella Trevisan. La candidata, 43 anni, mirese, psicologa del lavoro è sostenuta dalla lista fucsia “Antonella Trevisan sindaco” in cui è confluito l’Udc, dalla lista “Uniti per Mira” che raccoglie Forza Italia, Fratelli d’Italia, e dalla Lega Nord. La Trevisan punta su temi come sviluppo sicurezza e occupazione, rivitalizzare negozi e attività produttive, da portare avanti con la Città Metropolitana di Venezia.
Resta sempre in campo l’ex sindaco Roberto Marcato, 63 anni, che con la sua lista civica “Mira siamo noi” riprova a diventare primo cittadino dopo esserlo stato per due volte e averci ritentato nel 2007. Marcato insiste sul fatto che in questi ultimi cinque anni la città è rimasta ferma, non si sono fatte le scelte che dovevano essere compiute e si sono perse delle importati occasioni. Per la lista autonomista “Prima il Veneto” c’è la candidatura di Paolo Pizzolato, 59enne, ex amministratore unico di Veneto Agricoltura. Punta su temi come la sicurezza, lo sviluppo della piccola e media impresa e il turismo.
In corsa c’è infine lista movimentista di sinistra “Mira in Comune” con Lavinia Vivian, 27 anni, insegnante di italiano ai rifugiati. Punta su politiche di inclusione sociale e di attenzione ai temi della marginalità e dell’accoglienza.
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