I Giudici di Pace decidano sui reati legati al degrado

La norma contempla la possibilità di irrogare una nuova forma di sanzione costituita dalla permanenza presso la polizia giudiziaria fino a un massimo di 10 giorni. Proposta di Andrea Causin (Ap) sostenuta dal sindaco Brugnaro e da Renato Brunetta
La presentazione della proposta alla Camera dei Deputati (foto staff Comune di Venezia)
La presentazione della proposta alla Camera dei Deputati (foto staff Comune di Venezia)

ROMA. «Nelle città si sta perdendo il controllo sociale, le persone ora hanno paura anche a rimanersene in casa e non sono rari i casi di ladri che, colti in flagranza di reato, ridono in faccia alle forze dell'ordine»: parola del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro presente mercoledì alla Camera dei Deputati alla presentazione della proposta di legge di Andrea Causin (Ap) relativamente alla sicurezza e al decoro urbano nelle città.

La proposta prevede tra l'altro l'attribuzione al Giudice di Pace Penale la competenza a decidere su tutti gli illeciti costituiti da comportamenti lesivi del  bene giuridico sicurezza urbana, o che comunque provocano degrado urbano. La norma contempla poi la possibilità di irrogare una nuova forma di sanzione costituita dalla permanenza presso la polizia giudiziaria fino a un massimo di 10 giorni.

Una delle slide presentate in conferenza stampa a Roma
Una delle slide presentate in conferenza stampa a Roma

«In questi anni abbiamo lavorato su una montagna di diritti e messo da parte il minimo dei doveri», ha spiegato il primo cittadino assieme a Renato Brunetta e Maurizio Lupi. «Per questa ragione la proposta di legge è importante e valuteremo con attenzione la velocità del Parlamento nel suo esame, perché le persone debbono verificare che lo stato c'è. La pdl tra l'altro ha il merito di lavorare sulla prevenzione e non sulla pena, non appesantendo il sistema giudiziario rilanciando il ruolo del giudice di pace penale». Al momento, ha ricordato ancora il primo cittadino di Venezia, «prima di arrestare una persona dobbiamo filmarla, cercando di coglierla in flagranza, reperire la prova del reato e solo allora la possiamo denunciare alla giustizia, che peraltro la giudicherà facendola rimanere a piede libero. Recentemente a Venezia abbiamo fermato anche dei minori per piccoli reati di spaccio: in quel caso li abbiamo presi e riportati dai genitori, i quali, da quanto abbiamo verificato, sono spesso inconsapevoli di ciò che fanno i figli». Venezia, ha proseguito il sindaco, solo negli ultimi mesi ha subito danni per circa 86mila euro.   Favorevole al provvedimento il capogruppo alla Camera di Forza Italia, e anch'egli veneziano, Renato Brunetta. «Nel 2016 i reati nelle nostre città sono calati del 6% ma è aumentata la sensazione di insicurezza presso i nostri cittadini, che spesso non denunciano neanche più i microreati», ha spiegato il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle periferie e deputato di Ap Andrea Causin, anch'egli veneziano, che ha presentato alla Camera la proposta di legge per contrastare «i comportamenti lesivi della sicurezza e del decoro urbano».

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