«I giovani mischiano alcol droga e farmaci»
Pani, direttore del Serd dell’Usl 3: «L’anno scorso ne abbiamo presi in carico 140, tutti sotto i 26 anni»
Bevono troppo e miscelano pericolosamente alcol, droghe e psicofarmaci che si trovano facilmente online. Come i minorenni finiti in coma etilico la notte di Halloween e salvati grazie all’intervento dei sanitari. A tracciare un quadro della situazione, è Alessandro Pani, direttore Serd (Servizio per le dipendenze) dell’Usl 3.
Giovanissimi.
«Questi ragazzini così giovani che hanno comportamenti di abuso», spiega, «non necessariamente sono dipendenti, quindi difficilmente si rivolgono a un servizio per le dipendenze: usano queste sostanze nel fine settimana, sia alcol che droghe come cannabis, prendono anche psicofarmaci come la ketamina, un anestetico che causa un determinato tipo di effetti allucinatori».
Mix di sostanze.
«Il problema è soprattutto il fatto di mescolare le sostanze, creando mix di cui è difficile prevedere l’effetto sulla persona, soprattutto in ragazzi giovanissimi, tra i 14 e i 18 anni». Prosegue Pani: «L’anno scorso abbiamo preso in carico 140 ragazzi giovani, sotto i 26 anni, quest’anno siamo sulla stessa linea». «Spesso se sono minori», chiarisce, «vengono accompagnati dai genitori che se ne accorgono, ma possono rivolgersi a noi genitori preoccupati per chiedere consulenze. Anche perché tra questi giovanissimi, alcuni sono soggetti più deboli, cioè a rischio di sviluppare in futuro dipendenze, la diagnosi veloce ci permette di intervenire più precocemente».
Campanello d’allarme.
«Gli adulti devono osservare i cambiamenti di comportamento, le frequentazioni, l’irascibilità, il calo di rendimento a scuola, segnali che possono attivare un campanello di allarme. Ricordiamo che bere molte unità alcoliche in poco tempo, pone a rischio il giovane perché l’effetto di simili sostanze sul sistema nervoso non ancora sviluppato crea maggiori danni che in un adulto».
La nuova eroina
. Pani interviene anche sull’aumento delle overdose e sul dilagare di droghe pesanti. «L’eroina è sempre stata presente», spiega, «l’uso non si è mai ridotto, oggi però nel mercato viene messa in commercio un’eroina più pura, e ciò causa un maggiore rischio di collassi e overdose. Da questa estate purtroppo registriamo un aumento di episodi, e anche in questo caso l’indicazione è quella di rivolgersi precocemente ai servizi».
L’emergenza
. «Quasi tutti i soggetti in questione sono persone che non erano in trattamento, avevano smesso gli oppiacei da un po’ e la reazione dell’organismo è esagerata nella misura in cui ricomincio». Precisa ancora: «Siamo in contatto con il Suem e il pronto soccorso, difficile fare un bilancio perché ci sono fascicoli aperti e segreti istruttori. Indipendentemente dal numero, siamo di fronte a un riscontro di overdose, mortali e non, e di intossicazioni acute da oppiacei, che è preoccupante».
Fa sapere il direttore: «Abbiamo attivato interventi sul territorio per arginare il fenomeno, lavoriamo con il Comune e con i loro operatori di strada per intercettare queste persone che non sono in trattamento ai Serd, diamo istruzioni ai nuovi utenti su come gestire un caso di primo intervento qualora si presentasse». Indicazioni quali: non scappare, non abbandonare la persona che sta male, chiamare il 118 anche se non si hanno soldi nel cellulare, accorgimenti salva vita.
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