I gioiellieri aggrediti: «Basta, chiudiamo»
LA SALUTE DI LIVENZA. Sono stati dimessi dall'ospedale di Portogruaro ieri mattina, con dieci giorni di prognosi, Mario Alberto Battistutta e la moglie Raffaella Pasian, i coniugi brutalmente aggrediti, picchiati e rapinati durante la rapina a mano armata avvenuta venerdì sera nell'oreficeria di loro proprietà, ricavata al piano terra della loro abitazione, in via Veronese 9, al Borghetto de La Salute. Una violenza che li ha portati alla decisione di chiudere per sempre la loro attività. I carabinieri ieri mattina hanno eseguito un nuovo sopralluogo nell'esercizio pubblico, avendo raccolto ulteriori elementi per identificare i quattro banditi passati all'azione. Confermato il valore del bottino, 20mila euro.
La signora Raffaella Pasian, per un attimo, ha voluto con la mente ripercorrere i brutti momenti trascorsi venerdì sera, prima del ricovero breve in ospedale a Portogruaro. Svelando un particolare inedito. Uno dei banditi, infatti, è andato a prenderla a casa, sopra il negozio. «Mio marito era ostaggio degli altri due», ricorda lucidamente la donna, «io mi trovavo in casa, al piano di sopra. Il terzo malvivente mi è venuta a prendere. Mi ha detto che non mi sarebbe successo niente, e che avrei dovuto aprire io la cassaforte». Di fatto i tre banditi (il quarto faceva da palo in macchina su una berlina della Bmw) quando hanno fatto irruzione nella gioielleria hanno trovato solo Mario Alberto Battistutta. Ma l'uomo, colto dal panico, non riusciva a ricordare la combinazione della cassaforte. Così uno dei banditi è salito al piano di sopra, ha bussato a casa e ha prelevato la signora. «Non sembravano stranieri», continua – parlavano un buon italiano, «Erano interessati alla cassaforte, ma nemmeno io sono riuscito ad aprirla». A quel punto i banditi si sono accaniti a calci e pugni contro la coppia, colpendo lui alla testa e alla schiena col calcio della pistola. I malviventi sembravano impugnare le armi, due mitra e una pistola, con “mano esperta”. L'unica rapina i Battistutta l'hanno subita più di 20 anni fa. Allora come oggi non avevano né allarme né telecamere.(r.p.)
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