I gestori dei b&b: buona proposta
«La proposta può sembrare interessante, ma aspettiamo di capire i dettagli perché molto dipende da quale sarà la base di partenza per calcolare la tassa». È cauta Ondina Giacomin, a capo dell'associazione veneziana che riunisce b&b, affitta-camere e appartamenti del Veneto (Abbav) di fronte alla proposta lanciata ieri dal ministro per il Turismo Dario Franceschini.
Anche se su una cosa è d’accordo: stelle e leoni - equivalenti alle stelle per i B&B - hanno ormai poco significato in un mercato in cui le opinioni dei turisti si formano soprattutto consultando i siti di prenotazioni e recensioni online come TripAdvisor, Venere o Booking. Chi, prima di partire per un viaggio, non dà almeno un’occhiata a uno di questi siti tanto amati e allo stesso tempo criticati? E spesso non c’è corrispondenza tra stelle (o leoni) e apprezzamento dei visitatori.
«In linea di massima l’idea lanciata dal ministro non è male», prosegue Ondina, «e dal punto di vista dei bed&breakfast potrebbe essere anche una buona notizia dal momento che i prezzi delle nostre strutture sono mediamente più bassi rispetto a quelli degli alberghi».
La cautela però è d’obbligo. «È d’obbligo perché bisognerà capire come verrà articolata la tariffa, quale sarà la base di partenza e quale e come crescerà con l’aumento del costo della stanza». Il ministro ieri è intervenuto sull’argomento spiegando che «bisogna prevedere che ci sia una percentuale del costo della camera» e che «questo garantisce maggiore equità e trasparenza e uguaglianza tra le regioni».
Oggi, in città, in periodo di alta stagione i B&B che si trovano nel comune di Venezia pagano, in alta stagione (dal primo febbraio al 31 dicembre) è di 3 euro per il centro storico, 2,40 per il Lido e le isole, e 2,10 euro per la terraferma, con una serie di riduzioni legate, ad esempio, all’età degli ospiti. I turisti, cui la tassa di soggiorno viene fatta pagare separatamente, spesso fanno fatica a capire di che cosa si tratti. «Ci sono molte domande alle quali bisogna rispondere rispetto a questa proposta», aggiungono dai vertici dell’Abbav, «per capire se è davvero buona». (f.fur.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia