I genitori veneziani al ministro: «Scuole sporche, tornerà l’emergenza»
MESTRE. Vertenza scuole sporche, lettera aperta al ministro dell’istruzione Stefania Giannini e al presidente del consiglio Matteo Renzi del gruppo provinciale intercomitati e interistituti, che raggruppa i genitori delle scuole alle prese da gennaio 2014 con l’emergenza pulizie, e che denunciano che la «vicenda delle scuole sporche appare finita nel più incredibile e peggiore dei modi. Come genitori siamo indignati, arrabbiati e profondamente delusi», scrivono e «ci auguriamo davvero che esista un fondo di riserva per il grave problema scolastico rimasto assolutamente invariato». La contestazione è all’accordo del 28 marzo che secondo il comitato potrebbe causare presto il ritorno all’emergenza. «I 54,6 milioni spesi come stanziamenti aggiuntivi da gennaio a marzo, non hanno avuto alcuna finalità di ripristino delle condizioni igieniche e di sorveglianza delle scuole interessate, ma sono stati strumentali solo a garantire la continuità di reddito dei lavoratori degli appalti», si legge nella lettera, e i 60 milioni indicati nell’accordo per aprile e giugno «non sono finalizzati a delle prestazioni lavorative necessarie, ma alla collocazione in cassa integrazione di ore di lavoro assolutamente funzionali ai bisogni scolastici». E poi le cifre del problema: nella provincia di Venezia, in 9 istituti, gli stanziamenti ordinari mensili per i servizi appaltati sono passati da 182.083 euro nel 2013 a 81.953 euro del 2014. Le ore di servizio sono passate da 1.818 (dicembre 2013) a 971 (gennaio 2014). L’appalto Consip, denuncia il comitato, «ha portato al dimezzamento del servizio» e gli stanziamenti aggiuntivi «hanno tamponato appena la situazione».
Da segnalare anche una mozione approvata in consiglio comunale che richiede al sindaco Orsoni di spingere per la riapertura del tavolo con il Ministero per assicurare la prosecuzione del servizio di pulizie scolastiche e di sostenere la mobilitazione dei comitati genitori e delle istituzioni scolastiche, in costante rapporto con gli altri Comuni.
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