I genitori mandano via la maestra. Arriva sua figlia
SANT’ANGELO. Maestra “abdica” dall’insegnamento, in cattedra ora siede la figlia. Succede a Sant’Angelo di Sala, dove i genitori della scuola elementare del paese sono sul piede di guerra dopo che un’insegnante di ruolo ha lasciato l’incarico, in aperta polemica con mamme e papà che l’avevano criticata per il suo metodo di insegnamento. Dopo alcuni giorni senza docente, con gli alunni sballottati di classe in classe, ecco arrivare la supplente: è la figlia della insegnante dimissionaria.
Consigli di classe e comitati genitori si incendiano: adesso le famiglie delle classi interessate chiedono di verificare se tutto sia regolare e soprattutto se la supplente abbia i requisiti richiesti per insegnare, a cominciare dalle modalità di nomina.
Accade tutto tra le mura della primaria “Pascoli” di Sant’Angelo di Sala: da mesi alcune famiglie erano ai ferri corti con un’insegnante. A detta di mamme e papà la docente titolare utilizza un metodo d’insegnamento discutibile. Tra i genitori se ne parla più volte, alcuni si rivolgono anche alla coordinatrice di plesso, l’affare arriva sul tavolo della dirigente. In particolare diversi alunni appaiono in difficoltà nell’apprendimento delle materie insegnate dalla maestra.
Alcuni genitori lamentano, ad esempio, verifiche svolte in classe su argomenti mai spiegati o fatti studiare. L’insegnante si difende: replica alle accuse, parlando di difficoltà degli alunni e di serenità venuta meno nell’ambiente di lavoro e nei rapporti con le famiglie. Alla fine però i rapporti si deteriorano e la docente preferisce rassegnare le dimissioni. Per la serenità sua, degli alunni e dei genitori. Tutto risolto? Nemmeno per sogno.
«Dal 13 gennaio», protestano i genitori, «l’insegnante non è stata sostituita e i bambini sono stati assegnati ad altre classi durante le ore di lezione rimaste scoperte, creando disagi e problemi di sicurezza». Passano giorni di incertezza, lunedì finalmente arriva una sostituta: il cognome è diverso, ma i genitori ci mettono poco a capire che si tratta della figlia della maestra dimissionaria.
«Sembra che la situazione non cambierà fino a quando non arriverà la supplente incaricata», protestano ancora i genitori, «ma non capiamo come sia possibile che la madre abbia di fatto abdicato dall’insegnamento per lasciare il posto alla figlia. Può accadere questo nel pubblico? E soprattutto, ci chiediamo: questo darà diritto alla figlia di entrare in graduatoria a settembre 2014, ricoprendo il posto come titolare?». Alla dirigente i genitori chiedono anche di curare meglio la stesura dell’organico docenti per il prossimo anno scolastico.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia