I fratelli Sorgato sempre più nei guai

PADOVA. Potrebbero essere stati Freddy Sorgato e sua sorella Debora ad aver ammazzato la povera Isabella Noventa, considerato che nel lasso temporale del delitto, Manuela Cacco è stata ripresa dalle telecamere in giro per la città. È solo un’ipotesi ovviamente, ma sta prendendo piede in procura, tra gli inquirenti. La prossima tappa importante è tra lunedì e martedì quando il pubblico ministero Giorgio Falcone andrà in carcere per interrogare i Sorgato e la Cacco. Il magistrato non ha sicurezze che il terzetto decida di raccontare con chiarezza come sono andate le cose quella notte, ma deve provare a interrogarli prima dell’udienza al Riesame, in merito alla quale la difesa di Freddy ha già deciso di rinunciare. In caso di rigetto infatti, il loro cliente avrebbe potuto rischiare un lungo periodo dietro le sbarre. Un particolare tra l’altro che non è escluso avvenga lo stesso. Però è ovvio che è in corso una strategia difensiva accurata, preparata nei minimi dettagli. Nel frattempo in procura si attende l’esito sul materiale biologico repertato nella cucina della villetta di Freddy in via Sabbioni a Noventa Padovana. È azzardato per ora fare qualsiasi ipotesi.
«Non ricordo nemmeno se ho usato una corda o del nastro isolante...», ha detto questo Freddy Sorgato alle domande pressanti che, anche sull’argine dov’era stato portato il giorno dell’arresto per indicare il punto esatto dove aveva scaricato il cadavere di Isabella, gli facevano il procuratore capo Matteo Stuccilli e il sostituto, Giorgio Falcone. Finendo per indicare un’area arginale del Brenta lunga oltre un chilometro.
Nel frattempo ieri mattina l’avvocato Gian Mario Balduin, che assiste la famiglia di Isabella, assicurava che a giorni verrà iscritta nel registro degli indagati una quarta persona, coinvolta nel delitto. Un particolare smentito dalla procura che, al momento, vede fermo a tre il numero dei responsabili. Si smentisce pure un’altra ipotesi formulata dal legale, ossia che gli investigatori, guidati dal vice questore aggiunto Giorgio Di Munno, sappiano bene dove si trova il corpo di Isabella, ma attendano per andarla a recuperare. «Non è in acqua», assicura l’avvocato ma si trova all’asciutto». Un particolare che sarebbe stato svelato da una veggente, una sensitiva, accompagnata in questura proprio dall’avvocato Balduin. La donna sarebbe anche svenuta davanti agli inquirenti, nel tentativo di “vedere” dove si trovasse il corpo della Noventa.
Quel che è certo è che ritardare il rinvenimento del corpo di Isabella gioca a favore di Freddy: le lesioni che hanno provocato la morte potrebbero vedersi sempre meno. A meno che la donna non abbia al collo il laccio di un gioco erotico che stava effettuando con Freddy (è la sua versione). Ma se fosse così perché non farla ritrovare subito?
Claudio Bellotto
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