I fondali delle Tegnùe ripuliti dai rifiuti grazie a Legambiente
CAORLE
Mentre i sommozzatori s’immergevano per raccogliere i rifiuti impigliati sul fondale dell’oasi marina delle Tegnùe, i volontari di Legambiente distribuivano informazioni ai turisti sull’importanza di ridurre i rifiuti di plastica. Ha fatto tappa a Caorle, per la prima volta, la campagna nazionale di Legambiente “Fondali Puliti”. Si tratta di un’iniziativa che, in tutta Italia, sarà realizzata in dieci località, dove, grazie a squadre di subacquei, i fondali saranno puliti dai rifiuti abbandonati. Nel caso di Caorle, l’attività di pulizia ha riguardato il fondale dell’oasi marina delle Tegnùe, che per fortuna si trovava già in buone condizioni. Questa prima iniziativa è stata possibile grazie alla collaborazione tra il circolo del Veneto Orientale di Legambiente, il Gruppo sommozzatori di Caorle, la Capitaneria di Porto e l’amministrazione comunale. Mentre i sommozzatori di Caorle, gestori dell’area, s’immergevano per rimuovere eventuali rifiuti dall’oasi marina, i volontari di Legambiente hanno tenuto un presidio informativo sulla spiaggia di Levante.
«L’iniziativa è andata molto bene», spiega Maurizio Billotto di Legambiente, «abbiamo sensibilizzato popolazione e turisti sulla bellezza di questo fondale, ma anche sulla necessità di uscire dall’uso smodato della plastica. Va abbandonato l’usa e getta per abbracciare uno stile di vita più in equilibrio con la natura, che consenta di preservare le bellezze naturali». Caorle si conferma, dunque, un interessante laboratorio di buone pratiche ambientali. Proprio Caorle, infatti, è diventato in queste settimane il primo porto peschereccio del territorio con un’area dedicata al recupero dei rifiuti marini. Presso il porto caorlotto è stato avviato un punto di raccolta, lungo il Rio Interno, che consentirà ai pescatori di conferire i rifiuti recuperati in mare. L’iniziativa era già stata sollecitata con la visita a Caorle della Goletta Verde. —
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