I fiumi e i corsi d’acqua coperti di amianto e rifiuti
CHIOGGIA. Amianto a Ca’ Bianca, cassette di polistirolo a Brondolo. Gli argini dei fiumi e dei canali presenti nel territorio clodiense abbondano di rifiuti di ogni genere. La denuncia è del comitato intercomunale Brenta sicuro che fotografa impietosamente lo stato di degrado e di abbandono in cui versano i corsi d’acqua chioggiotti.
Sulla riva sinistra del Bacchiglione, denuncia il comitato sulla propria pagina facebook, nelle vicinanze di Ca’ Bianca la situazione più grave. Lastre di amianto si trovano in due siti diversi, ma si possono trovare anche vecchi sanitari di ogni genere che visti i colori, sempre secondo gli attivisti del comitato, derivano da recenti ristrutturazioni di alberghi. In prossimità di un casolare abbandonato poi si possono trovare rifiuti abbandonati di ogni genere, mentre in prossimità di alcune fabbriche ittiche di Brondolo abbondano le tante vituperate cassette di polistirolo che servono per la conservazione del pesce.
«Visto il genere di rifiuti», denuncia il comitato, «crediamo che sia piuttosto semplice stabilirne la provenienza. Non è possibile che un territorio con splendidi scorci e natura apprezzabile, che potrebbe avere una certa vocazione turistica sia ridotto ad una discarica per colpa di poche persone senza scrupoli».
Arriva quindi un monito ai Comuni: «Si impegnino per rendere decorosi i nostri territori, oltre che considerare l’aspetto del grave inquinamento recato all’acqua e al suolo da questi rifiuti abbandonati. Purtroppo il controllo sulle rive dei fiumi è scarso se non addirittura assente e a risentirne sono proprio i corsi e la laguna, il nostro comitato, pur piccolo, offre ogni tipo di collaborazione per il bene dell’ambiente» .
Daniele Zennaro
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