I due neo consiglieri puntano sulla Sanità
CHIOGGIA. Sanità, ma anche collegamenti viari e trasparenza nelle opere pubbliche. I neo eletti in Regione Massimo Mancini (Udc-Ncd area popolare) e Erika Baldin (M5S) tracciano le linee del loro impegno nei prossimi cinque anni a palazzo Ferro Fini, partendo dalle priorità di Chioggia. Entrambi siederanno nei banchi dell’opposizione, mentre Ilaria Padoan (Indipendenza Noi Veneto), in attesa della conferma dell’elezione (mancano le preferenze di un seggio del Lido ndr), con 80 preferenze siederà in maggioranza. «Il mio impegno sarà innanzitutto sul fronte della sanità, veneziana e chioggiotta in particolare. Il nostro ospedale oggi è quel che è grazie al lavoro di Carlo Alberto Tesserin nella V commissione e del direttore generale Dal Ben. Ma l’impegno non è finito, il lavoro va presidiato, dobbiamo contrastare e limitare gli effetti dei tagli lineari apportati da Renzi che sulla sanità veneta incideranno per 750 milioni in tre anni». Ci sono poi i collegamenti, fondamentali per il turismo ma anche per le impresee il completamento delle infrastrutture.
Lotta all’isolamento anche nelle promesse della Baldin, 26 anni, due lauree, dal 2008 nel M5S. «Mi batterò perché Chioggia sia inserita in un sistema di metropolitana di superficie», spiega, «che consente collegamenti più capillari e una riduzione di emissioni inquinanti e per la messa in sicurezza della Romea, per aumentare gli investimenti sul turismo e il potenziamento del porto. Ci adopereremo per il taglio agli stipendi dei consiglieri e dei vitalizi degli ex consiglieri. Chi ci rappresenta deve dare il buon esempio ispirando il suo operato a un modello di giustizia sociale. Mai più ombre sul Veneto e su Venezia al centro, col Mose, del più grande scandalo di sempre.
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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