«I dipendenti disonesti devono risarcire Veritas»
MIRANO. «La banda di ex dipendenti Veritas e quelli ancora in organico trasferiti a Chioggia, che rubavano sistematicamente materiale ferroso dall’ecocentro di Mirano in viale Venezia devono risarcire alla società e quindi ai cittadini fino all’ultimo centesimo. Se non succederà siamo pronti ad agire legalmente». A spiegarlo è Alfeo Babato referente di Federconsumatori per la Riviera del Brenta e il Miranese dopo la notizia del licenziamento di tre dipendenti per furti che proseguivano da mesi.
I dipendenti infedeli guadagnavano centinaia di euro ad ogni colpo. Vendevano il materiale che i cittadini consegnano come rifiuti ingombranti per il riciclo, ad aziende della zona, gestite per lo più da nomadi. Ad accorgersi che qualcosa non andava sono state le aziende convenzionate con Veritas, a cui il materiale sarebbe dovuto arrivare. Da settimane infatti non arrivava più nulla: nè ferro, nè rame, nè ottone. Hanno sottratto ogni settimana decine di tonnellate di materiale. Veritas li ha incastrati con un’indagine interna, in cui, visionando i filmati delle telecamere, è venuto alla luce che addirittura la moglie di uno dei dipendenti arrivava a caricare la merce con un camion alla sera.
«È un vero e proprio furto alla collettività», spiega Babato. «Veritas vende il materiale e con i ricavi abbassa o ammortizza i costi del servizio. Quanto ci è costato come utenti il mancato conferimento? Pretendiamo la massima trasparenza. Le società pubbliche o partecipate gestiscono soldi dei cittadini e i cittadini hanno diritto di chiedere in ogni momento ciò che succede. I dipendenti ladri, oltre a essere licenziati, devono restituire tutto quello che hanno rubato. Veritas potrebbe prelevare loro in forma risarcitoria il Tfr».
Veritas per il momento non ha ancora deciso se procedere con una denuncia nei confronti degli ex dipendenti. I sindacati dal canto loro hanno tentato di opposi al provvedimento del licenziamento, ma di fronte alle prove lampanti hanno dovuto prenderwe atto. Anche i sindaci della Riviera e del Miranese nei giorni scorsi sono intervenuti sul caso e hanno chiesto a gran voce una riunione straordinaria con i vertici della partecipata. I Comuni infatti sono azionisti di Veritas e hanno diritto a conoscere ciò che succede nella società.
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