I dipendenti del Valecenter «Non comprate di domenica»
di Marta Artico
«Boicottiamo le aperture domenicali». Nel bel mezzo della polemica che in questi giorni vede la grande distribuzione contrapporsi a Regione e Comune sulle aperture domenicali, nasce un gruppo su Facebook che dà voce ai lavoratori del polo commerciale di Marcon. Tra i “post” si legge l’invito alla clientela a disertare i centri commerciali la domenica. «Approfittate della domenica per stare con i vostri cari – si legge – portate a spasso il vostro cagnolino, portate i bimbi al parco, vi vogliono tutti rimbambiti all’interno dei negozi». Poi un bel cartello azzurro con la scritta «domenica aperto» e una grande x rossa. Ma anche negli altri centri commerciali si registra un certo malcontento da parte dei dipendenti. L’iniziativa lanciata in rete, trova il consenso del direttore della Confesercenti, Maurizio Franceschi: «Hanno ragione – commenta – concordo con loro e spero che i centri rispettino le regole». Ieri, nel frattempo, negli uffici della Carbonifera si è tenuto l’atteso vertice tra l’assessore Carla Rey, consumatori, sindacati e grande distribuzione. Così come prospettato, sono state scelte le aperture domenicali in deroga che mancavano per arrivare alle famose 16 (più le quattro di dicembre) prescritte da palazzo Balbi.
Nel calendario che, in sostanza, prevede aperture ad aprile e poi da metà settembre fino a gennaio tutto un dritto, sono state inglobate anche le due prossime domeniche di gennaio. Quindi la grande distribuzione mestrina non sarà multata visto che adesso il permesso di aprire ce l’ha, al contrario di quella di Marcon. «Rimaniamo fermi nella nostra linea – spiega l’assessore Rey – che è quella di tutti i capoluoghi di provincia e che segue la legge regionale. Ho ribadito alla grande distribuzione che la continuità di aperture deve avere una contropartita in termini di politica occupazionale vista la crisi che stiamo vivendo. Mi sembra che ci sia la disponibilità a valutare la nostra posizione, le domeniche sono state raddoppiate: in ogni caso queste sono le deroghe consentite, chi non rispetterà le regole verrà sanzionato».
«Le prossime due domeniche sono coperte – commenta Dario Corradi – (Confcommercio) – il calendario stilato tiene in grossa considerazione le esigenze dei centri commerciali, nel frattempo speriamo che ci sia maggior chiarezza rispetto alla legge». «Noi rimaniamo fermi a venti – conferma il presidente di Confcommercio Massimo Zanon – le altre domeniche servono per andare a vedere i musei e passeggiare all’aria aperta». «La legge regionale prevede una sperimentazione di un anno – aggiunge Maurizio Franceschi (Confesercenti) siamo fiduciosi che la grande distribuzione agisca con responsabilità, anche perché altrimenti il rischio concreto è quello di essere multati e di far pagare le sanzioni anche ai piccoli negozianti».
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