I Democratici non ci stanno «Traditi tutti i patti»

CHIOGGIA. «Casson non ha mantenuto i patti con i partner di maggioranza e con la città». Il Pd reagisce alla decisione del sindaco Giuseppe Casson di mettere fine all’alleanza di governo addossando...

CHIOGGIA. «Casson non ha mantenuto i patti con i partner di maggioranza e con la città».

Il Pd reagisce alla decisione del sindaco Giuseppe Casson di mettere fine all’alleanza di governo addossando tutte le responsabilità del fallimento al sindaco. I singoli assessori preferiscono non commentare per il momento e lasciano che sia il segretario del partito, Christian Boscolo Papo, a prendere posizione. «Due settimane fa», spiega il segretario, «rilevando l’impasse che si era creata dopo il 22 dicembre, abbiamo chiesto un incontro chiarificatore attraverso la stampa, richiesta poi reiterata fissando la data per l’8 gennaio. Il silenzio dei partner (Udc e civica) e i rinvii del sindaco nascondevano un impegno da tutt’altra parte. Speriamo che Casson non stia lavorando ad una nuova maggioranza caratterizzata dal trasformismo più bieco. Questa operazione politica dovrà avvenire alla luce del sole in Consiglio, quanto prima». In realtà è stato convocato un Consiglio per mercoledì, ma come unico punto all’ordine del giorno vi è la mozione di sfiducia per il presidente del Consiglio Daniel Tiozzo e non è detto che il sindaco faccia a tempo a presentarsi con la nuova squadra di governo. Il Pd torna sull’accordo sottoscritto ad agosto, dopo la crisi di maggioranza di quaranta giorni.

«Quell’accordo», spiega il segretario, «doveva servire per rilanciare l'azione amministrativa e riorganizzare la macchina burocratica per renderla più efficiente, invece Casson dal giorno dopo la firma ha lavorato per non mantenere quegli impegni, venendo meno ad un requisito fondamentale della politica, la lealtà tra partner. A quanto pare Casson e i suoi vecchi e nuovi sodali sono pronti a tutto pur di rimanere incollati alle poltrone. Abbiamo più volte ribadito di essere pronti a continuare l’alleanza con Casson anteponendo agli interessi di partito quelli della città, ma prendiamo atto che il sindaco preferisce dar vita ad un’armata Brancaleone». (e.b.a.)

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