I delitti di Victoria e Marcella a processo in Corte d’Assise
Davanti alla giuria popolare della Corte d’Assise i processi sui due omicidi che hanno segnato di sangue il Veneto orientale
CONCORDIA SAGITTARIA. Davanti alla giuria popolare della Corte d’Assise di Udine i processi su due omicidi che hanno segnato di sangue il Veneto orientale: quello a Concordia Sagittaria di Victoria Osagie, del cui massacro deve rispondere il marito Moses; e quello di Marcella Boraso, uccisa a martellate a Portogruaro, per il quale sono a processo, Wail Boulaied, 24 anni, il primo ad avere confessato il delitto e con lui Mohammed Rabih, che ha detto di aver solo assistito e non partecipato .
Due processi che seguiranno un percorso parallelo, impegnando la Corte d’Assise - presidente Paolo Alessio Vernì, a latere Paolo Milocco e i sei giudici popolari - la mattina l’uno, il pomeriggio l’altro, in un drammatico tour de force.
Ieri, prima udienza per il processo a carico di Moses Osagie, che il 16 gennaio dell’anno scorso ha massacrato la moglie Victoria, davanti ai tre figli, colpendola - contò il medico legale Antonello Cirnelli - con venti tra coltellate e “pugnalate” inferte con punteruolo e cacciavite, dal viso al ventre, alla schiena della giovane donna. L’udienza di ieri è stata dedicata a lista prove e testi.
«Presenteremo anche i risultati della consulenza tecnica di parte, sullo stato psicologico di allora e di oggi del signor Osagie», dice l’avvocata Nicoletta Menosso (che difende l’uomo, con il collega Pieraurelio Cittuttini), «so che si è trattato di un reato atroce, efferato, ma Osagie ha diritto alla difesa e di esporre la sua verità, che rimanda anche a credenze e culture radicate nel suo paese, la Nigeria».
Rinviato invece per assenze per malattia, il processo per il delitto di Marcella Boraso, massacrata per rapina nel luglio del 2020. Nell’ultima udienza Boulaied ha testimoniato dichiarando: «Sentii Rabih dirmi: colpisci. Presi un martello da sopra la lavatrice e colpii Marcella sul capo».
Da parte Rabih ha detto ai giudici: «Vidi Wail colpire Marcella con un martello, ma fece tutto da solo». Prossime udienze 11 febbraio, 4 e 11 marzo. —
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