I contagi Covid schizzano verso l’alto nel Veneto Orientale: «Non togliete la mascherina»
Duemila positivi al tampone, il dieci per cento in più rispetto alla settimana scorsa. Ai punti tampone sono tornate ad esserci le code, ripresa anche dei vaccini
MESTRE. Varianti Omicron e Omicron 2, tornano a crescere i contagi nel Veneto orientale dopo un periodo di relativa tranquillità.
Solo nella giornata di domenica, quando cala il numero dei tamponi effettuati, sono stati 217 i nuovi positivi che salgono così a 2056 complessivi nel territorio dell'Usl 4, contro i 1800 della settimana scorsa. Un dato che deve far riflettere e che rispecchia in sostanza il quadro nazionale.
Ai punti tampone sono tornate a formarsi le code e anche ai punti vaccinali, con orari ridotti, tanta gente è arrivata per la somministrazione della terza dose. Intere famiglie del Sandonatese e Portogruarese, in particolare quelle con bambini piccoli, sono a casa in isolamento. E dopo cene e ritrovi sono stati registrati aumenti dei positivi.
Ci sono inoltre molti cittadini ucraini fuggiti dal loro Paese in guerra che sono stati invitati ai punti tampone per controlli, mentre i medici di base della Fimmg hanno dato la loro disponibilità per l'assistenza sanitaria.
I covid point sono ancora aperti a San Donà da lunedì a sabato dalle 7.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19, la domenica dalle 7.30 alle 13. A Portogruaro, da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 13 e dalle 14.30 alle 19 e il sabato dalle 7.30 alle 13, chiuso invece la domenica.
A Jesolo è aperto il covid point solo da lunedì a venerdì dalle 7 alle 13.30. Non ci sono pazienti ricoverati in terapia intensiva attualmente e restano 32 ricoverati in area critica all'ospedale di Jesolo dove già sono stati chiusi diversi moduli ospedalieri per il calo contagi. La situazione è costantemente monitorata in questi giorni dall'Usl 4 in relazione alla nuova impennata dei contagi di cui è probabilmente responsabile la variante Omicron 2.
La vaccinazione è arrivata all'85 per cento e si è registrato un aumento notevole negli ultimi tre mesi.
Non sono stati evidenziati casi di malati in gravi condizioni in questi giorni in cui i contagi sono tornati a salire, ma questo non deve indurre ad abbassare la guardia e non adottare le buone pratiche per limitarli.
Il direttore generale dell'Usl del Veneto orientale, il dottor Mauro Filippi, ha consigliato pertanto alla popolazione di continuare a indossare la mascherina nei luoghi al chiuso e con assembramenti, mantenere le distanze e igienzzare spesso le mani, oltre ad effettuare i tamponi alla comparsa dei primi sintomi che in questa fase possono essere anche nausea e dolori o gonfiori addominali. —
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