I colori accendono Porto Marghera

Serbatoi, torre e ponte illuminati per il centenario. Da lunedì il mega faro proiettato verso il cielo

MARGHERA. Per molti artisti il suo profilo è uno dei più belli della laguna. Porto Marghera si illumina per il centenario. Dopo la mostra allestita al Ducale dedicata alle materie prime lavorate nel polo industriale e il concerto alla Fenice, ieri alle 18 si sono accese le luci su alcuni simboli dell’area industriale. L’illuminazione artistica interessa i serbatoi delle bioraffinerie Eni, il ponte Bossi (infrastruttura per il trasporto dei prodotti degli impianti di Versalis-Eni), e la torre dell’acquedotto di Marghera.


Il progetto, curato dall’architetto Trazzi e sostenuto, oltre che da Eni, anche dalla Fondazione Musei Civici, usa la luce e il colore come metafore della vita, per influire sulla percezione architettonica degli spazi industriali e accentuarne il significato simbolico. Dal punto di vista tecnico, l’illuminazione è effettuata attraverso degli spot “Focus” con lampade ad alogenuri metallici di potenza variabile fino a 1.200 W ciascuno, con un sistema di cambio colore e strisce led cangianti. Si “vestono” così le varie strutture con più sfumature di colore, con un richiamo al tricolore nei serbatoi della bioraffineria Eni. Il progetto illuminotecnico è stato realizzato da Space Cannon SNe, azienda italiana leader del settore che ha dato luce ai giochi olimpici di Torino 2006 e alle torri luminose delle cerimonie di anniversario dell’11 settembre a New York.

«Abbiamo oggi il privilegio di illuminare i prossimi 100 anni di Marghera e di tutta la Città metropolitana, spiega il sindaco Brugnaro, «e lo faremo attraverso una solida politica di rilancio industriale che la nostra amministrazione sta promuovendo, sostenendo le realtà presenti e favorendo l’attrazione di nuovi investimenti. Il futuro di Venezia passa attraverso lo sviluppo di Porto Marghera: le installazioni di luce sono segno della fiducia che la città ha nelle proprie risorse ed esempio tangibile della volontà di rilanciarsi.



I serbatoi, il ponte Bossi e la torre dell’acquedotto di Marghera sono ricordi della grande storia di uno dei più importanti poli industriali europei: la luce li spoglia delle proprie funzioni tecniche e li riveste di una nuova vocazione estetica ed emozionale per cui voglio ringraziare quanti si sono prodigati alla realizzazione di queste installazioni, molto complicate dal punto di vista tecnologico, e le aziende che le hanno ospitate, in particolare Eni, partner unico del Centenario, Veritas e Cereal Docks, Fondazione Muve e Space Cannon Sne». Lunedì alle 18.30, invece, l’accensione di Ramses II, faro allo xenon della potenza 72.000 watt ospitato da Cereal Docks. Si tratta della più potente apparecchiatura di illuminazione a testa mobile del mondo che solcherà il cielo con una lama di luce.

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