«I cittadini si riapproprino del waterfront lagunare»

Il Pd punta il dito: «Progetti fermi, dal sito ex Fosfogessi al Vallone Moranzani» Interpellanza alla Città metropolitana del consigliere Nicola Pellicani
Di Marta Artico

«Restituiamo finalmente alla città il suo waterfront». Se ne è parlato per anni fino a consumare la voce, ma da qualche tempo a questa parte, sembra che tutto sia finito nel dimenticatoio: ex discarica dei Fosfogessi, riqualificazione dell’asta del Marzenego, vallone Moranzani. A riaccendere i riflettori su un tema attuale, è il consigliere comunale Pd Nicola Pellicani, che mercoledì era a Campalto per discutere la questione assieme al consigliere regionale Bruno Pigozzo e rappresentanti delle associazioni invitato dal segretario del circolo Pd, Lionello Pellizzer. Pellicani ha annunciato che presenterà l’interpellanza anche in Consiglio metropolitano. «Da una parte», spiega, «c’è la necessità di riprendere in mano l’opera di risanamento delle aree ambientali e naturalistiche uniche al mondo del waterfront lagunare: dopo la riqualificazione del parco di San Giuliano l’attenzione è scemata. Abbiamo i due poli, porto e aeroporto, e in mezzo ci sta tutto il waterfront urbano da recuperare, un diritto dei cittadini e un risarcimento per gli anni in cui il territorio è stato trattato come una discarica».

Fosfogessi. «Le cifre parlano da sole: 28 milioni di euro spesi, 27 ettari, un monitoraggio terminato nel 2010, e poi? Il collaudo? Adesso ci sono un milione e 700mila euro da spendere, quattro soluzioni previste, serve la convocazione urgente di una conferenza dei servizi che coinvolga l’ex Magistrato alle acque, il Comune, le Municipalità, era stata convocata per luglio scorso, poi sono passati sette mesi, ma nulla». Tra l’altro, il grande polmone che si estende tra velme barene e area pedelagunare, doveva essere annesso al parco di San Giuliano. Senza dimenticare il sito dell’ex Tiro al piattello, sempre a Campalto.

Vallone Moranzani. «La stessa cosa vale per Vallone Moranzani», spiega Pellicani, «un progetto atteso da troppo tempo che rischia di rimanere congelato». Un waterfront, dunque, che si allunga da Campalto a Malcontenta, passando per Forte Marghera. «Si è tanto parlato di città anfibia, di Mestre città d’acqua, ma di fatto tutto è fermo».

Osellino e Forte Marghera. Tra i progetti messi nel cassetto, c’è anche la riqualificazione del basso corso del fiume Marzenego. «L’accordo di programma tra gli enti interessati, tra cui comune, consorzio, ex magistrato alle acque, fu sottoscritto nel 2006», chiarisce, «26 milioni e mezzo di progetto, per la riqualificazione di un’asta straordinaria. 16 di quei milioni la Regione ha assicurato che ci sono, ma dove?» Infine Pellicani ricorda Forte Marghera, le sue potenzialità, i tanti progetti sul tappeto.

«Sono temi giacenti da troppo», commenta il segretario di circolo Pellizzer, «per lungaggini burocratiche, pigrizia dell’amministrazione, è scandaloso. Parlo dei Fosfogessi, un’area che deve tornare pubblica, dei cittadini, come del Vallone Moranzani, sul quale incombono troppo incognite». A breve un incontro pubblico.

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