I cinquant’anni della libreria Cafoscarina

Festa di compleanno domani alle 18, i ricordi di chi ci lavora e ha trovato marito
Interpress/Mazzega Morsego Venezia, 24.09.2013.- Libreria "Cafoscarina".-
Interpress/Mazzega Morsego Venezia, 24.09.2013.- Libreria "Cafoscarina".-

È nata nel 1963 per favorire il diritto allo studio nell’Università Ca’ Foscari e da allora è sempre stata fedele alla sua missione. Domani alle 18 la Libreria Cafoscarina festeggia i suoi primi 50 anni, spegnendo le candeline al «Veniceat» nel cortile universitario, in compagnia di uno dei fondatori storici, il professore Ignazio Musu, e dell’amico scrittore Tiziano Scarpa. Saranno inoltre presenti il rettore Carlo Carraro e il sindaco Giorgio Orsoni, un tempo docente di Economia all’ateneo.

A parlare della storia della libreria saranno invece Stefano Chinellato e Franca Cozzi, i due soci rimasti da quando rilevarono l’attività nei primi anni Novanta insieme a Giorgio Vianello e a Roberto Privato. Oggi, oltre a Stefano e Franca, lavorano anche Antonio Bartoloni, Alessio Zambianchi (ogni giorno da Mestre con la sua bici), Massimiliano Gostoli, Gianluigi Vio, Roberta Chieregato e Silvia Tonolo. Uno staff affiatato che porta avanti in parallelo anche l’omonima casa editrice con due volumi in continuo ristampo, un Manuale di Economia e un Dizionario Cinese Italiano.

Andando indietro nel tempo ognuno si porta con sé l’insegnamento dei propri maestri: «Frequentavo filosofia», ricorda Chinellato originario di Mestre, «ma seguivo sempre il professore di francese Francesco Orlando, un vero modello di uomo di cultura per generazioni di studenti. Abitava in Rio Terà dei Pensieri e aveva una libreria infinita organizzata per data di nascita degli autori e molti spartiti musicali. Ogni volta che andavo a trovarlo era un sogno».

La Cozzi, oltre ad aver conosciuto suo marito proprio alla Cafoscarina (per dire quanto le ha davvero cambiato la vita), ne ricorda gli inizi: «Mi ero laureata con Giannantonio Paladini, rimasto per me sempre un punto di riferimento per la sua grandezza intellettuale. Ero entrata nella Cafoscarina, quando era ancora dentro l’ateneo, insieme a Billy della Don Chisciotte. Mi trovavo bene perché rimanevo a contatto con il mondo universitario ed era davvero stimolante».

Un via vai continuo di studenti e di scrittori come Andrea Morosini, Daniele Del Giudice, Giorgio Agamben e Scarpa, ma non solo intellettuali. C’è stata infatti anche qualche sorpresa: una volta Woody Allen è entrato chiedendo se poteva andare alla toilette. Julia Roberts si è scelta con tranquillità un romanzo in inglese, ma il massimo è stato Henri Cartier Bresson che si è comprato un libro di fotografia e al quale è stato impossibile non chiedere un autografo. A 50 anni la libreria continua a scrivere la sua storia.

Vera Mantengoli

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