I cavanisti ripuliscono le barene

Mira. In cento raccolgono tre tonnellate di spazzatura portata dalle mareggiate

MIRA. Oltre un centinaio di cavanisti, dopo le mareggiate di giovedì e venerdì, hanno ripulito l’area della laguna sud a Mira, raccogliendo quasi tre tonnellate di immondizia che si era arenata sulle barene a Giare, Dogaletto e Malcontenta. A spiegare l’intervento è il presidente dei cavanisti, Gianni Marchiori, a nome dei circa 1.500 iscritti. «In questi giorni», dice Marchiori, «la mareggiata ha portato dalle nostre parti tonnellate di plastica e reti da pesca strappate. Tutto materiale che si è arenato sia sulle parti asciutte che in quelle acquee. Questo materiale plastico costituisce una problema per l’ambiente se non viene rimosso e per questo non abbiamo voluto aspettare. Con un centinaio di persone e con le nostre barche abbiamo pulito questo tratto della barena che negli ultimi due giorni si era trasformato in un immondezzaio a cielo aperto. Abbiamo raccolto complessivamente tre tonnellate di immondizia con cui abbiamo riempito una ventina di sacchi di materiale. Ora sarà Veritas a smaltire il tutto».

Rimuovere il materiale spiaggiato per i cavanisti è anche motivo di sicurezza, come spiega Gianni Marchiori. «Se qualcuno ci incappa con una barca, il natante può anche rovesciarsi, con il rischio di conseguenze gravi per chi è a bordo», chiarisce.

L’associazione che raggruppa i cavanisti non è nuova a queste iniziative. A maggio viene organizzata la giornata ecologica: nelle ultime edizioni, oltre 15 tonnellate di materiale di varia tipologia sono state rimosse dalle acque della laguna. In occasione della giornata ecologica in laguna, oltre a cavanisti e cacciatori, partecipano all’iniziativa anche molti ambientalisti e semplici cittadini che hanno a cuore la cura e la pulizia di questo habitat naturale unico, che deve essere preservato.

Alessandro Abbadir

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