I cavanisti pronti alla protesta «No al Polo logistico di Giare»

MIRA. «Scenderemo in strada e protestare bloccando la Romea se si deciderà a favore del Polo logistico di Giare - Dogaletto. Bisogna poi fare attenzione che il completamento dell’idrovia non...

MIRA. «Scenderemo in strada e protestare bloccando la Romea se si deciderà a favore del Polo logistico di Giare - Dogaletto. Bisogna poi fare attenzione che il completamento dell’idrovia non favorisca questo progetto devastante». A dirlo è Gianni Marchiori presidente dell’Associazione Cavanisti di Mira che conta oltre 1500 iscritti. I cavanisti si schierano con la maggioranza grillina e con i comitati Opzione Zero e Sel e contro la possibilità rilanciata dal direttore di Apindustria, Pier Orlando Roccato . «Il nuovo polo logistico», dicono i cavanisti, «distruggerà completamente le barene di Mira e Campagna Lupia e non porterà alcun vantaggio per l’economia locale visto che l’operazione sarà gestita da grandi compagnie di trasporto internazionali». L’’idea del Polo logistico in laguna nasce da quella dello sviluppo di un porto off-shore di fronte alla costa veneziana, lanciata dal presidente dell’Autorità portuale di Venezia. La necessità della creazione di un polo logistico, a terra, serve al rimessaggio e la movimentazione dei containers. Il sito è stato individuato nell’area Giare - Dogaletto nel 2011 e si svilupperebbe per 4.600.000 mq. in area però tutelata dal Palav. (a.ab.)

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