«I cacciatori amano la natura dalla Lipu solo speculazioni»

«Se nelle scuole entrano le associazioni ambientaliste e animaliste, con lo stesso diritto può entrare la nostra venatoria». Commenta così Gianni Garbujo, presidente di Italcaccia Veneto l'attacco...

«Se nelle scuole entrano le associazioni ambientaliste e animaliste, con lo stesso diritto può entrare la nostra venatoria». Commenta così Gianni Garbujo, presidente di Italcaccia Veneto l'attacco della Lipu sandonatese sull'iniziativa “Giovani a caccia di esperienze” a base di lezioni su fauna e flora locali promossa nelle scuole da Italcaccia. «Questo percorso serve anche a dare ai bimbi una visione diversa del cacciatore», spiega, «che non è un distruttore della natura, ma uno che ce l’ha a cuore. Non bisogna permettere che qualcuno faccia il lavaggio del cervello ai nostri ragazzi, ma è opportuno che conoscano realmente il territorio e la fauna che lo abita. Le preoccupazioni dei genitori sono legittime», aggiunge, «ma in questo caso infondate e certo non bastano queste poche parole a stemperarle, ma non devono cadere nelle strumentalizzazioni che arrivano da un mondo ambientalista e animalista che spesso non conosce cosa significa gestire il territorio».

Il presidente provinciale Italcaccia e vice presidente regionale Alberto Leone rincara. «La reazione della Lipu è ovviamente solo una trovata», attacca, «probabilmente indispettiti dal fatto di non averci pensato loro. La cosiddetta gestione ambientalista è e rimane fallimentare, come dimostra l'oasi naturalistica di Marcon gestita dalla Lipu, che ormai è ridotta in un covo di nutrie e volpi, coperta da roveti invalicabili. Medesima sorte per Valle Averto, gestita direttamente dal Wwf dove non vi è più quasi presenza di fauna stanziale e migratoria. «Il dissentire», conclude, «è un diritto costituzionalmente garantito che tuttavia deve svolgersi nel rispetto di altri diritti garantiti».

Francesco Macaluso

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