I bambini a Babbo Natale «Hai una lavagna nuova?»
MESTRE. Natale si avvicina e se nelle case è tempo di addobbi e preparativi, per i più piccoli è giunto il momento di scrivere le letterine: una piacevole incombenza già assolta dai bambini della scuola elementare Virgilio di Mestre, che ieri hanno avuto la fortuna di consegnarle direttamente nelle mani dei “postini di Babbo Natale”.
Ieri mattina in via Bissuola si è svolta una lezione molto diversa: gli alunni di tutte le classi sono usciti in giardino e, radunati in cerchio, hanno ricevuto gli auguri di Poste Italiane, dei rappresentanti della Municipalità e di Legambiente, che ha anche regalato alla scuola un abete da addobbare e piantare in giardino.
I piccoli studenti si sono alternati al microfono, recitando poesie, cantando canzoni e, soprattutto, leggendo ad alta voce le letterine indirizzate a Santa Claus, poi ognuno di loro ha appeso una pallina all'albero. Nei loro “pensierini” i bambini hanno chiesto a Babbo Natale di tutto: i più curiosi l'hanno interrogato sull'età della Befana e persino sull'ammontare del suo stipendio, quelli maggiormente “impegnati” hanno desiderato più equità sociale e meno povertà nel mondo e, infine, qualche bimbo particolarmente pragmatico ha domandato ganci per gli asciugamani in classe e una lavagna nuova («quella che abbiamo», si legge nella letterina, «dondola come un dente che si sta per staccare ogni volta che scriviamo»).
Un momento unico è stato poi dedicato a Samantha Cristoforetti, che il 22 novembre è stata la prima donna italiana a raggiungere lo spazio: gli alunni della “Virgilio” hanno voluto augurarle buone feste e farle sapere che, anche se passerà il Natale lontano dai suoi cari, tutto il Paese le è vicino ed è orgoglioso di lei. Tanta attenzione, poi, anche per l’ambiente, grazie a un progetto che mira ad aumentare la sensibilità dei più piccini: Poste Italiane ha i dato a tutti accesso al magico “Pianeta degli Alberi di Natale”, un'app attraverso cui ogni bimbo potrà far crescere un albero virtuale: per ogni pianta digitale, poi, sarà messo a dimora un albero vero e proprio.
Giacomo Costa
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