Hotel Tahiti demolito e rifatto in seconda fila

Jesolo. Davanti al mare verrà costruito un condominio alto otto piani L’ex consigliere Vianello: «Ennesimo esempio di cementificazione selvaggia»

JESOLO. Hotel Tahiti, la ricostruzione alimenta nuove polemiche. Il progetto prevede il suo rifacimento, ma in seconda fila, con davanti un condominio, entrambi previsti di otto piani. In via Dante i residenti sono perplessi e Claudio Vianello, ex consigliere comunale denuncia la perdita di una struttura ricettiva fronte mare. Torna la polemica sullo sviluppo urbanistico della città, masterplan e piano regolatore.

La perdita di un hotel fronte mare ha subito suscitato la reazione di Vianello. «Mi chiedo solo se i politici alla guida di Jesolo stiano governando o semplicemente regalando, dequalificando e depauperando il nostro territorio a favore della mera speculazione», provoca Vianello, «reputo che far arretrare un hotel fronte mare, per garantire a chi specula lauti guadagni alle spalle di tutta la città, sia folle. L’hotel Tahiti doveva rimanere fronte mare, questo era l’unico intervento che il Comune avrebbe dovuto approvare per riqualificare la zona, se poi intervenire in questo modo sarebbe riqualificare Jesolo e tutta via Dante, c’è solo da ridere, perché via Dante dovrebbe essere rifatta completamente. Adesso vogliamo forse spostare tutti gli alberghi in seconda fila?», si chiede ancora, «la città è stracolma di scheletri in costruzione, di case invendute, e appartamenti vuoti».

Oggi, effettivamente, si parla di circa tremila case sul mercato. Nonostante questo Jesolo tiene ancora, anche se è stato evidenziato un calo del 30 per cento sugli appartamenti estivi lungo il litorale. «È curioso sentir dire dai candidati sindaci o consiglieri, a ogni campagna elettorale “basta cemento e allungheremo la stagione», aggiunge Vianello, «il Master Plan era lo strumento che dettava le linee guida per il nuovo Prg di Jesolo. Alla fine del ventesimo secolo il Consiglio comunale lo approvò con il voto di uno sparuto numero di consiglieri, solo quelli che potevano votare e non avevano e interessi che lo impedissero. Da quel lontano 1999 ogni amministrazione comunale, che si è avvicendata al governo della città, è intervenuta sul territorio con varianti pubbliche o private, modificando l’iniziale stesura del Prg, chiamando questi interventi di riqualificazione. Tutte le linee guida predisposte nel 1998 da Kenzo Tange, furono e sono quotidianamente oggetto di cambiamento sul territorio. Ogni amministrazione comunale che si è succeduta al comando della città ci ha pensato bene a plasmarlo come meglio ha creduto. Il prestigio di Jesolo è l’hotel fronte mare e non il condominio, quest’ ultimo garantisce solo una speculazione».

Giovanni Cagnassi

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