«Hotel a 5 stelle con spa per il Forte San Felice»

Chioggia. Il presidente degli albergatori Cegion plaude al progetto di recupero Allo studio anche una serie di approdi per raggiungere la struttura in barca
CHIOGGIA. Un hotel cinque stelle con spa e servizi esclusivi. Così il presidente degli albergatori, Giuliano Boscolo Cegion, sogna il futuro turistico del Forte San Felice dopo la firma del protocollo d’intesa che impegna il Comune e quattro ministeri al recupero del compendio e alla sua fruizione pubblica.


Il Forte ha immense potenzialità storico-culturali, perché racchiude la storia degli ultimi 650 anni, ma ha anche valenze naturalistiche, per l’oasi verde che lo circonda e che si trova nel cuore della laguna, e turistiche che potranno essere esaltate se il progetto di recupero confermerà le intenzioni, contenute in una vecchia progettazione del 2007 della Regione, che prevedeva spazi per un albergo e per ristoranti.


Il Provveditorato alle opere pubbliche del Triveneto (Ex Magistrato alle acque ndr) si occuperà della ristrutturazione delle edificazioni, disponendo di sette milioni di euro derivanti dai fondi di compensazione del Mose. La parte invece che potrebbe essere destinata a uso turistico-commerciale è quella che il Ministero della difesa ha deciso di tenere per sé (circa il 13% del complesso) che sarà affidata a privati tramite bandi. Chiaro quindi che serviranno degli investitori pronti a aprire il portafoglio. «È un’occasione unica per il settore», commenta Boscolo Cegion, «tutto il Forte sarà un volano fondamentale per il turismo perché da anni i nostri ospiti ci chiedono se il compendio è aperto al pubblico e in molti hanno anche approfittato delle aperture straordinarie per vederlo dentro, ma è una bella notizia, che ci ha colto di sorpresa tra l’altro, la possibilità che si possa aprire un hotel e un ristorante all’interno. È chiaro che dovrà essere una struttura a cinque stelle, con centro benessere e tutti quei servizi che attirano una clientela esclusiva. Non importa se gli investitori saranno da Chioggia o da fuori, l’importante è che la città possa offrire ricettività in un angolo unico, nel cuore della laguna. Il nostro ringraziamento va a tutti gli enti che si sono impegnati nel protocollo, ma soprattutto a Erminio Bibi e al comitato che non hanno mai perso la speranza di portare a casa l’obiettivo».


Altrettanto esclusivo sarebbe poter arrivare al Forte in barca e su questo il Comune sta già lavorando. «Nella prima fase del progetto», precisa il sindaco, «abbiamo inserito anche la sistemazione dei pontili proprio perché al Forte si possa arrivare in barca. Una volta ristrutturato il compendio avrà una chiara valenza turistica, di forte richiamo». Il Forte fa gola anche alla Lega navale di Chioggia che ha ricordato come la sezione non abbia una sede in cui tenere le imbarcazioni e come un “angolino” del compendio potrebbe essere il posto più adatto.


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