Hollande incontrerà i genitori di Valeria

L’omaggio alla giovane ricercatrice. Il presidente: borse di studio per ricordare questa vittima degli attentati terroristici
Di Carlo Mion

Il Presidente della Repubblica francese François Hollande martedì prossimo incontrerà i famigliari e il fidanzato di Valeria Solesin, la ricercatrice veneziani uccisa negli attentati terroristici del 13 novembre a Parigi. L’incontro avverrà a Palazzo Ducale, durante una pausa del 33° vertice franco-italiano e sarà dunque un omaggio a Valeria Solesin. L’attesissimo incontro è previsto alle 17 quando il presidente del Consiglio Matteo Renzi accoglierà Hollande a Palazzo Ducale.

Comunicando il programma del vertice l’Eliseo ha riportato le parole del Presidente francese. «Al di là del piacere di andare a Venezia, vogliamo ricordare che questa città è stata scelta in omaggio a Valeria Solesin, vittima degli attentati del 13 novembre». L’Eliseo ha ricordato che Valeria Solesin «dedicò tutta la sua vita di studiosa alle questioni di genere e all’evoluzione della parità e dei diritti delle donne».

Sempre l’Eliseo ha spiegato che è inoltre prevista la creazione di «un sistema di borse di studio in omaggio a questa giovane vittima del terrorismo». Le borse intitolate a Valeria Solesin saranno «attribuite ai dottorandi che fanno delle tesi sugli studi di genere, sul modello di quelli condotti dalla ricercatrice veneziana». «Sarà l’omaggio più simbolico e concreto da parte di Matteo Renzi e Francois Hollande», hanno spiegato a Parigi.

Durante il vertice, a cui parteciperanno una ventina tra ministri e sottosegretari, si parlerà di vari argomenti tra cui alcuni molto scottanti come la situazione in Libia, nuovi confini in Europa e la Tav Lione-Torino.

I due Paesi intendono lanciare un “progetto pilota” per un servizio civile comune. L’idea è «scambiare le rispettive esperienze facendo in modo che cinquanta italiani possano effettuare il servizio civile in Francia e cinquanta francesi possano farlo in Italia». L’iniziativa punta anche a «dimostrare che ciò che si può fare a livello bilaterale può essere generalizzato al livello europeo». Parigi e Roma sono «all’avanguardia nell’avvicinare le società civili europee», hanno spiegato all’Eliseo.

Sul fronte Libia, Parigi ha spiegato che la condicio sine qua non per intraprendere qualsiasi iniziativa internazionale in Libia è avere «un governo di unità nazionale». «L’Italia» spiegano a Parigi «avrà un ruolo molto particolare sulla Libia. La Francia tiene molto a fare in modo che ci sia un perfetto coordinamento su questa questione». Quello della Libia è «un tema che preoccupa i nostri due Paesi e su cui abbiamo una visione comune nella speranza che un governo di unione nazionale entri al più presto in funzione».

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