«Ho un progetto da finire» Andrea Follini punta al bis
MARCON. «A chi ha deciso di compiere un’altra strada, facciamo i nostri migliori auguri ma, lo ribadiamo con forza, quella non è certo la nostra strada».
Così l’attuale sindaco, e ricandidato alla guida di Marcon, Andrea Follini (Psi) ha voluto aprire la sua campagna elettorale inaugurando la sede di via Alta 55. Un riferimento agli ex alleati del Pd, che hanno scelto di puntare di Vito Caputo, mollando Follini a febbraio, a pochi mesi dal voto. Ma quest’ultimo non si arrende e guarda avanti in vista della tornata di domenica 11 giugno e dove, per la prima volta, Marcon andrà alle urne con il sistema del doppio turno: se nessuno dei candidati raggiungerà il 50 per cento più uno dei voti, si dovrà ricorrere al ballottaggio due settimane dopo. «Diamo il via ai lavori di questo comitato elettorale», dice, «che vuole essere un luogo fisico di confronto, per svolgere una analisi insieme a cittadini sul programma amministrativo ma anche punto di coordinamento delle attività della campagna elettorale, per la coalizione che mi sostiene e composta dalle liste “Io Scelgo Marcon” e “Marcon in Comune”. Qui c’è il centrosinistra marconese che si ritrova e continua un percorso su di un progetto nato cinque anni fa».
Se Follini ha perso il Pd, porta a casa il sostegno del Centro Democratico di Bruno Tabacci; a Marcon ieri era presente, per portare la vicinanza di questo movimento al progetto, il coordinatore provinciale Michele Scibelli. E poi i sostenitori dello stesso Follini, vecchi e nuovi.
«Ancora cinque anni per finire un lavoro cominciato nel 2012», spiega il sindaco uscente nel suo intervento, «attraverso il periodo forse più duro per gli enti locali e i Comuni in particolare, bloccati da troppi vincoli. Ancora un lustro per portare a termine quegli impegni e avviare nuovi progetti, che non solo opere pubbliche e manutenzioni ma anche un nuovo modello amministrativo. Questo deve guardare a delle più strette collaborazioni con i Comuni confinanti, perché i territori contino di più nella città metropolitana. C’è ancora molto da fare e, per farlo, non servono persone improvvisate».
Oggi, invece, toccherà al 49enne Roberto Agirmo (Indipendenza Noi Veneto) a presentare la sua lista e la sua sede. Lo farà alle 11, in via Volta 13 a Marcon, dove saranno svelati i nomi dei suoi sostenitori.
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