«Ho perso l’uso della gamba sinistra dopo l’operazione»
Operata nel reparto di ginecologia ostetricia a San Donà, una signora di Noventa perde l'uso di una gamba. Un altro caso di malasanità che potrebbe essere oggetto di indagini dopo che N.B. di 66 anni si è rivolta ai legali dello studio "Nord Est Risarcimenti" di via Battisti per chiedere giustizia e un congruo risarcimento per lesioni colpose.
La donna, che gestiva un noto pubblico esercizio a San Donà, vedova, un figlio, ha raccontato la sua storia e la lunga sofferenza iniziata nel 2010 dopo una delicata operazione ginecologica.
«Mi hanno operata il 13 ottobre di quell'anno», ricorda N.B., «e furono due medici del reparto di ostetricia e ginecologia a San Donà. Ho subito manifestato una grave emorragia interna che ha avuto come conseguenza la perdita dell'uso della gamba sinistra con il passare del tempo. Oggi io non riesco più a camminare senza l'uso di una stampella e ho perso la sensibilità al piede. Dopo l'intervento sono finita in rianimazione, sottoposta a un nuovo intervento di un chirurgo in sala operatoria e d'urgenza. Tolto il drenaggio sono insorti altri problemi e complicazioni gravi. Sono finita anche in coma, poi trasferita all'ospedale di Mestre. Da allora sono stata ricoverata in almeno quattro ospedali e la mia vita non è più la stessa. La rabbia e il dolore mi hanno permesso di andare avanti lo stesso, tra mille difficoltà e ostacoli. Posso solo guidare grazie a un'auto con le marce automatiche. Da poco avevo chiuso la mia attività e adesso non posso più neppure lavorare».
I responsabili di Nord Est Risarcimenti stanno radunando ora gli specialisti del settore quali consulenti nella denuncia in corso. Un medico legale, poi un ginecologo specialista. Con le cartelle cliniche cercheranno di dimostrare le conseguenze di quell'intervento nel reparto dell'ospedale di San Donà ora sotto i riflettori per un secondo caso che somiglia a quello della signora Maria Teresa Muselli, vedova Pilla. Quest'ultima è deceduta nei giorni scorsi a seguito di un'operazione ginecologica nello stesso reparto nel giugno del 2010. Ora i casi sospetti all’ospedale di San Donà sono diventati due.
Giovanni Cagnassi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia