«Ho perso 100 chili e sono tornato a vivere in felicità»
DOLO. «I pantaloni di tre anni fa non li ho buttati via. Certe volte li guardo. E sono felice. Ho subìto un intervento di bypass gastrico, ho perso 100 chili e sono finalmente tornato a vivere». A dirlo è Andrea De Lorenzi, 38 anni di Dolo, che nel dicembre 2013 si è sottoposto a questo intervento per combattere la sua obesità.
«Fin da bambino ho avuto problemi di asma, ora guariti», ricorda Andrea, «e per curarli ho dovuto fare punture di cortisone. Da li ho iniziato ad ingrassare, ho provato a fare numerose diete senza risultati».
Un problema oltre che fisico anche personale. «Ho sofferto per la mia obesità», racconta, «ero sempre solo e trovavo nel cibo la mia compagnia. Non potevo andare al cinema o al ristorante perché non ci stavo nelle sedie, anche in autobus le persone non si sedevano al mio fianco e quindi rimanevo in piedi per evitare che iniziassero a sbuffare».
Andrea, due lauree in Scienze Politiche e in Diritti Umani e che il prossimo anno si laureerà in Storia, è disoccupato. «Ho trovato grande discriminazione anche nel lavoro», dice, «quando vedevano la foto nel curriculum ti scartavano subito». Nel luglio 2013 ha raggiunto il peso di 168 kg. «I miei genitori erano preoccupati per le mie condizioni», parla, «e io ho avuto paura quando ho iniziato ad avere un dolore al petto. Ho appreso dell'intervento del bypass gastrico e ho iniziato a informarmi. A metà marzo 2013 mi sono sottoposto alle visite, con molta diffidenza, per preparare l'intervento».
Il 18 dicembre è stato operato all'ospedale di Dolo. «Ricordo che non riuscivo a indossare la vestaglia e ho fatto fatica a spostarmi dalla barella al tavolo operatorio». L'intervento è durato 2-3 ore e poi ha trascorso alcuni giorni in terapia intensiva. «Lo rifarei anche domani perchè mi ha salvato la vita», commenta, «voglio ringraziare l'équipe medica e infermieristica del reparto di chirurgia di Dolo diretta dal dottor Godina che mi ha seguito assieme ai dottori Bettineschi e Caruso. Sono stati sempre disponibili e gentili».
Per alcuni giorni Andrea è stato alimentato con una flebo. «Il giorno di Natale mi hanno svegliato con un regalo, mi hanno fatto bere del the», sorride, «e mi hanno alzato dal letto. Riprendere a respirare, dopo molti giorni di letto, è stata una sensazione indescrivibile. Da li è iniziato un percorso di dimagrimento continuo, bisogna cambiare stile di vita dosando l'alimentazione e facendo molto movimento».
In un paio d'anni Andrea è dimagrito di 100 chili: ora pesa 70. «La grande sorpresa è stata quando, dopo anni, ho visto il mio peso scendere sotto i 100», sorride, «sono passato dalla taglia 8XL ad una S-M, dalla 89 alla 48».
Andrea ha iniziato a fare attività politica e ora è coordinatore del gruppo “Il Ponte del Dolo” e nella segreteria provinciale di Sel. «Faccio parte dell'associazione “Giro di Boa” che vuole essere un punto di incontro e di ascolto per le persone con problemi di obesità e che offre informazioni sul percorso e sulle strutture a cui rivolgersi».
Andrea è fidanzato con Serena, anche lei sottoposta ad un intervento analogo, che ha conosciuto in una cena di persone operate. È felice e lanciaa un messaggio alle persone con problemi di obesità. «Vorrei che la mia storia fosse di sprono per gli altri», dice, «voglio dire alle persone obese di non chiudersi in se stesse e di non stare in casa e aprire il frigo: la soluzione c’è, esiste. Parlatene con la famiglia, con i medici, con gli amici. È una cosa superabile con tenacia e forza di volontà, e ti salva la vita. Ai genitori dico di insistere e di non sottovalutare il problema».
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