«Ho messo in fuga i due banditi»

Jesolo. L’uomo racconta di essere stato aggredito sotto casa venerdì sera
COLUCCI FGAVAGNIN STRADA DA CORTELLAZZO A JESOLO PINETA PINO CONTRO IL QUALE HA PERSO LA VITA NOVELLO
COLUCCI FGAVAGNIN STRADA DA CORTELLAZZO A JESOLO PINETA PINO CONTRO IL QUALE HA PERSO LA VITA NOVELLO
JESOLO. Lo hanno aggredito all’imbrunire, nella zona Pineta dove abita in una villetta al lido est. Venerdì sera verso le 18 F. F. , trentenne residente al lido, ha sentito il campanello suonare. Come ha raccontato, è uscito e ha notato a terra una rosa con una lettera. Poi ha visto arrivare improvvisamente due persone con il volto coperto che hanno preso a picchiarlo con un manganello. Uno dei due aveva una pistola, probabilmente giocattolo, secondo quanto è riuscito a vedere nello scontro concitato davanti alla porta di casa. Lui, atletico e corpulento, si è difeso come d’istinto, ma è stato colpito alla testa e a un ginocchio. Ha subito anche una ferita sopra l’occhio. Nella colluttazione ha stretto con la mano e sfilato il passamontagna a uno dei due aggressori, scoprendo che era una donna.


Lo scontro è durato pochi secondi. Li ha messi in fuga, forse perché non si attendevano una sua reazione e con tanta forza, anche perché i malviventi hanno subito dei colpi piuttosto violenti a loro volta. F. F. ha quindi chiamato le forze di polizia, supponendo che i due aggressori cercassero in realtà di rapinarlo, anche se poi non ci sono riusciti. La sua brutta avventura ieri ha fatto il giro sui social, impressionando amici e conoscenti che hanno saputo cosa gli fosse accaduto solo poche ore prima del suo “post” su Facebook. Sono ora in corso accertamenti per ricostruire quanto accaduto sulla base della sua testimonianza. I due aggressori, una coppia, probabilmente di italiani, anche se non è certo, non sembravano dei professionisti e si sono fatti cogliere di sorpresa quando lo jesolano ha reagito per difendersi con tutta la sua forza. Probabilmente volevano derubarlo del portafogli credendo che lo avesse con sé, oppure cercavano di entrare nell’abitazione per sorprenderlo.
(g. ca.)


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