Harlem Shake in classe «Quel video va rimosso»
«Ho chiesto ai ragazzi di rimuovere il video, ma ho deciso di non prendere provvedimenti disciplinari, piuttosto riflettere con loro su quello che hanno fatto, in aula, e sulle implicazione di pubblicare il filmato su Youtube, mettendolo quindi a disposizione di tutti, perdendone il controllo». Ha scelto la strada del dialogo il preside dell’istituto tecnico Pacinotti, Massimo Zane, nei confronti degli alunni di una classe terza che alcuni giorni fa hanno messo in scena un Harlem Shake - il fenomeno del momento - in classe. Approfittando del fatto che la prima ora era buca, invece di starsene a casa a dormire un po’ di più, si sono trovati in classe e armati di parrucche e costumi hanno inscenato il ballo più pazzo del momento, interpretato per la prima volta da un gruppo di studenti americani che l’hanno pubblicato su Youtube facendolo diventare un tormentone, dando il là a migliaia di re-interpetazioni da parte di ragazzi, ma non solo, di tutto il mondo.
Agli studenti del Pacinotti è andata con i fiocchi, considerando il fatto che per lo stesso motivo - un harlem shake non autorizzato - a Conegliano la preside di un istituto tecnico ha deciso di sospendere venti ragazzi di una classe quarta. Un’interpretazione che, se applicata anche a Mestre e Venezia, rischierebbe di vedere le classi vuote per alcuni giorni:per quasi tutte le scuole superiori c’è almeno una classe che ha interpretato l’Harlem Shake, postando il filamto in rete, su Youtube e sui social network, a partire da facebook.
«Non è il caso di fare i bacchettoni» aggiunge Zane «nel caso del Pacinotti è stato organizzato in un’ora libera, ma è importante parlare con i ragazzi perché siano consapevoli di quello che fanno». Alle tante interpretazioni nostrane si aggiungerà, sabato prossimo, quella organizzata in Piazza San Marco per la quale hanno già la dato l’adesione un migliaio di giovani. L’appuntamento è alle 16.30. Si tratta del secondo grande Harlem di gruppo dopo quello organizzato sabato scorso in piazza Ferretto a Mestre, al quale hanno partecipato circa cinquecento giovani, degenerato poi nel lancio di uova.
Un rischio che potrebbe correre anche l’appuntamento del centro storico, visto che già su facebook si sono formati gruppi di persone che, proprio sull’esempio di quanto successo a Mestre, invitano ad andare a lanciare uova in piazza San Marco. Resta da capire se poi, come per Meste, si passerà dalle parole ai fatti, o se è solo goliardia. «Vogliamo che sia un appuntamento senza problemi e soprattutto senza uova» raccontano gli organizzatori «e per questo lo stiamo dicendo a tutti». «Chiunque rovini la nostra piazza» scrive un partecipante «sarà punito, noi vogliamo solo divertirci per cinque minuti, il tempo di fare il ballo e poi tutti via».
IL FENOMENO HARLEM SHAKE
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