Happy Friday, la prima è baciata dal pubblico

Benissimo via Palazzo e piazzetta Pellicani, altre zone meno frequentate L’assessore Da Villa: «Ho visto una Mestre bellissima, ma c’è da migliorare»
Di Mitia Chiarin
Foto Agenzia Candussi/ Morsego/ Mestre, galleria Battisti/ Happy Friday Mestre
Foto Agenzia Candussi/ Morsego/ Mestre, galleria Battisti/ Happy Friday Mestre

Novanta negozi e esercizi comerciali aperti, una quarantina di eventi. Sconti, promozioni, intrattenimenti, degustazioni, con piazza Ferretto che è diventata via di passaggio verso i luoghi della festa, e via Palazzo e piazzetta Pellicani a fare la parte del leone tra musica, sfilate, aperitivi e street food. E la gente si è vista in centro fino a tarda ora. Altre zone però ha visto una minore frequentazione. Il primo appuntamento del “Happy friday”, che verrà replicato il 9 giugno, ha riempito il centro di Mestre di gente e anche alimentato qualche lamentela .

I commercianti di via Palazzo sono contenti e propositivi. «Qui da noi difficilmente si poteva fare di meglio. Qualche lamentela delle zone rimaste tagliate fuori ci è arrivata ma credo che, dal riscontro dei clienti, è andata bene», dice Daniele Speziato del caffè Vergnano che ha chiuso alle due di notte. «Da migliorare la promozione. Mettano striscioni lungo le strade per informare la gente perché i social network non bastano».

Elisabetta Bobbo del negozio “Sole luna” che ha organizzato una sfilata di intimo è stremata ma contenta: «Tutti sono stati contenti. Anche al mercatino e allo street food di piazzetta Pellicani. La clientela era di qualità, l’ambiente piacevole e non caotico. Una bella serata. Da ripetere? L’ideale sarebbe una volta alla settimana o al mese ma occorre evitare l’effetto contrario, l’eccesso. Altre zone vanno senz’altro coinvolte ma bisogna avere lo spirito giusto ovvero non pensare più cosa può fare il Comune per noi ma cosa possiamo ideare noi, ottenendo aiuto dall’amministrazione». In Comune tira aria di soddisfazione, cauta ma percepibile. «Si è vista tanta gente anche in piazza Ferretto che è diventata zona di passaggio tra un evento all’altro. Gente che aveva voglia di divertirsi, godersi una passeggiata in tutta serenità in un centro illuminato da tanti locali. Tutti hanno lavorato ieri sera», dice l’assessore al commercio Francesca Da Villa. «Questo venerdì è andato oltre le mie già positive aspettative. Si deve migliorare, certo, ma è andata bene». Se si chiede alla Da Villa se dopo la seconda serata, il 9 giugno, ci sarà un terzo venerdì “felice” a Mestre, la sua risposta è dubitativa. «Vedremo. Ieri ho visto una Mestre bellissima, spensierata e vogliosa di divertirsi. Non si tratta di eventi isolati perché le iniziative delle “Città in festa” proseguono e l’impegno è notevole. Ora farò un giro tra i commercianti per sentire i loro pareri». Più possibilista la responsabile del turismo, Paola Mar: «Cose da fare per rendere più coinvolgente questo evento ce ne sono sempre. Se i commercianti si muovono e chiedono di partecipare significa che l’obiettivo è centrato. Forse dovremo distanziare i concertini, troppo ravvicinati tra loro. Fare una terza serata? Si può fare ma va valutato con attenzione perché chiudono le scuole e cominciano le ferie». Tiziano Scandagliato della Confesercenti spiega che altre vie vogliono ora partecipare. Si è fatta avanti via Manin dove la trattoria “Cuccagna” vuole organizzare una serata di musica jazz. E chiede attenzione viale Garibaldi a Carpenedo con i commercianti che si sentono «di serie B». «Se non disturba troppo gli interessi personali di qualche solerte organizzatore, proviamo a creare qualcosa insieme? Noi stiamo sempre aspettando “de poderghea far”», dicono al Mary bar.

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