Ha minacciato l’ex Silvano Maritan ritorna in carcere

Dopo la denuncia della donna, il giudice revoca la misura detentiva in una casa famiglia al pregiudicato di San Donà
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - MARITAN SILVANO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - SAN DONA' DI P. - MARITAN SILVANO

Si riaprono le porte del carcere per il boss Silvano Maritan (nella foto) che si trovava in una casa famiglia a Feltre quale misura detentiva più lieve in attesa di tornare completamente libero. Il magistrato di sorveglianza ha revocato la misura che Maritan aveva ottenuto dopo tanti anni di carcere perché il boss di San Donà avrebbe minacciato una ex convivente nei giorni scorsi in cui era tornato a casa in riva al Piave per alcune visite mediche e altre incombenze grazie a permessi speciali. La donna l’avrebbe dunque denunciato e il magistrato ha deciso di farlo tornare in carcere a Belluno.

È l’ennesimo colpo di scena nella vita travagliata del luogotenente di Felice Maniero nel Basso Piave, unico forse a dominare ad armi pari con Felicetto la malavita nel Veneto tra gli anni ’80 e ’90 prima del carcere, vittima lui stesso delle rivelazioni del pentito Maniero cui ha giurato vendetta in più di qualche occasione. Maritan aveva fatto un clamoroso ritorno a San Donà, suo paese natale, nei mesi scorsi chiedendo di poter tornare a vivere con il fratello Lino e il resto della sua famiglia. Avrebbe dovuto attendere ancora qualche mese per sperare di poter tornare a vivere a San Donà, precisamente a Chiesanuova, e chiedere nuovamente la residenza nella città.

Ma questo episodio seguito all’incontro con l’ex convivente l’ha incastrato, dopo che già negli anni scorsi, tornato libero dal carcere, era stato scoperto dalle forze dell’ordine a intrattenere rapporti con altri ex delinquenti della zona. Maritan era tornare in carcere fino a quando gli era stato concessa la permanenza nella casa famiglia di Feltre.

Giovanni Cagnassi

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