Ha le doglie, partorisce sola in casa. Succede a Cavarzere

La donna ha seguito i consigli degli operatori del Suem al telefono e tutto è andato bene

CAVARZERE. Un bambino che aveva fretta di nascere, un operatore del 118 preparato ad affrontare queste situazioni, una mamma coraggiosa e, soprattutto, un telefono col vivavoce. Sono stati questi gli ingredienti che hanno permesso la nascita di un bambino, nel primo pomeriggio di ieri, in condizioni “di emergenza” che sono state brillantemente superate grazie alla buona organizzazione della macchina dei soccorsi. Tutto comincia quando la donna, in quel momento sola in casa, avverte dei dolori alla pancia.

Lei è incinta e il parto è programmato per la prossima settimana, ma ci mette poco a capire che, in realtà, il bambino non ha nessuna intenzione di aspettare: vuole nascere e la spinta che lei avverte nel grembo è il chiaro segnale di questa volontà. La donna, allora, chiama il 118 e spiega la sua situazione. Immediatamente viene “presa in consegna” da un infermiere addestrato ad affrontare questi casi, perché i parti in casa non sono frequenti, ma sono più di quello che si potrebbe credere. «Metta il telefono in vivavoce» è stata la prima istruzione impartita alla donna: si tratta di un elemento essenziale del protocollo di soccorso, perché, in quelle condizioni, è obiettivamente difficile reggere il telefono in mano e avere una conversazione. In questo modo l'operatore ha potuto cominciare a tranquillizzare la donna e darle qualche consiglio su come comportarsi.

Contemporaneamente, in triangolazione con l'ambulanza che era partita immediatamente, i sanitari che stavano intervenendo venivano informati sulle condizioni della donna. Anche la zia della gestante era stata avvertita e si stava dirigendo verso la casa della nipote. In questo trambusto di prossimi arrivi, però, a decidere i tempi è stato il bambino che è nato da solo o, meglio, con l'aiuto della mamma e, indirettamente, dell'operatore del 118. Un parto, per fortuna, senza nessuna complicazione con la mamma e il bambino in buone condizioni, anche se un po' provati. Per precauzione, comunque, entrambi sono stati portati in ospedale a Chioggia e il piccolo, dal peso di due chili e 580 grammi, è stato messo in braccio alla madre, dove ha iniziato a dormire beato, dopo gli sforzi fatti per uscire alla luce.

 

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