Ha le doglie, partorisce in bagno
PRAMAGGIORE. Il bambino ha troppa fretta di nascere e alla fine la mamma si fa aiutare a partorire da una vicina di casa infermiera.
È accaduto ieri mattina, in via Comugne. Un parto inatteso, che ha colto si sorpresa la stessa puerpera. Lei si chiama Raffaella Brugnera, ha 36 anni ed è sposata da diversi anni. Il marito al momento del fatto era fuori di casa, per lavoro, e lei è rimasta da sola con il primogenito e la suocera. Quando gli operatori sanitari hanno raggiunto la casa il bambino era già venuto alla luce. Mamma e figlio stanno benissimo, e sono stati trasportati per il ricovero in osservazione all’ospedale di San Vito al Tagliamento. L’evento è stato salutato con immensa soddisfazione nel rione di via Comugne, in aperta campagna, dove i vigneti sono attraversati dalla Postumia.
Qui tutti si conoscono e nelle (rare) occasioni ci si dà una mano l’un con l’altro, come una volta. Qui, in questa zona di vini pregiati, si è stappata una bella bottiglia di prosecco, e si è brindato a una nuova vita. Tutto infatti si è svolto in moto molto repentino, inatteso e, forse proprio per questo, magico. Raffaella Brugnera ha avvertito le contrazioni, e si stava preparando, vestendosi per potersi recare al più vicino ospedale. E stato chiamato il 118. L’ambulanza avrebbe dovuta portarla a partorire. Proprio mentre il mezzo di soccorso era in viaggio è avvenuto il parto in casa. Al momento nell’abitazione c’erano solto lei, il figlio e la suocera. All’arrivo gli operatori sanitari del pronto soccorso di Portogruaro hanno trovato ad attenderli due signore, una di queste è una vicina che fa l’infermiera e l’ha aiutata a partorire in bagno, con il primogenito tenuto in un’altra stanza.
Raffaella Brugnera e il bimbo appena nato stavano benissimo all’arrivo dell’equipaggio del Suem. Il medico li ha sottoposti a una rapida visita. Poi, d’accordo con la mamma, si è proceduto al trasporto in ambulanza fino all’ospedale di San Vito, che dispone di un Punto nascita aperto. Quello di Portogruaro, come si sa, è ancora chiuso e l’ospedale di San Donà era troppo distante da Le Comugne. La vicenda si è saputa a Pramaggiore solo nella tarda serata di ieri, ed è stata salutata con gioia dalla comunità.
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