Ha colpito un mese dopo
SAN DONÀ. Ha scelto lo stesso giorno per colpire ancora. Il primo attentato incendiario infatti si era consumato esattamente un mese fa, l’11 settembre. Una data infausta che sembrava inneggiare al tristemente famoso attentato alle torri gemelle di New York nel 2001. In quei giorni molti tentarono di accostare la data dell’incendio al comando della polizia locale a una matrice musulmana. Alcune forze politiche adombrarono un attentato con motivazioni politico-religiose, anche perché la polizia locale aveva effettuato dei controlli in relazione al giovane imam espulso da San Donà e dall’Italia dopo il suo violento sermone antiebraico in via Noventa. Un invito a nozze per la Lega che aveva abbozzato una nuova battaglia politica nel Basso Piave. Oggi sappiamo che l’attentatore è del posto e che curiosamente, forse in realtà per caso, ha agito lo stesso giorno, giusto un mese dopo, probabilmente perché di sabato notte si sentiva più sicuro, sapendo che il giorno dopo il comando sarebbe stato chiuso. E sapeva anche che non vi erano telecamere in funzione che potessero riprenderlo, ma gli è andata male. (g.ca)
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