Guinness dei primati con lucchetti Zappalorto contro gli autonomisti
MESTRE. Cosa c’entrano i lucchetti dell’amore con la separazione di Mestre da Venezia? C’entrano eccome perché sono l’oggetto di una polemica che vede schierate alcune associazioni mestrine che lottano per Mestre Comune contro il commissario Vittorio Zappalorto. I lucchetti “inventati” dallo scrittore Federico Moccia sono invisi a molti e fra questi c’è anche il commissario che proprio ieri ha promosso un’ordinanza categorica: 50 euro di multa sia per chi vende sia per chi appone le miniserrature per lo più arrugginite e pericolanti che hanno invaso i ponti del centro storico.
Motivi? Creano degrado e sono pericolosi per l’incolumità delle persone. «Il nuovo regolamento», spiega l’ordinanza, «vuole scoraggiare il crescente fenomeno dei lucchetti apposti su monumenti, ponti o altri elementi di arredo urbano, per combattere il degrado ma anche per garantire l'incolumità pubblica: è infatti importante evitare che questi si stacchino e vadano a colpire persone di passaggio. Per questo viene multato anche chi li appone».
In tale contesto, il destino vuole che l’associazione Ama Mestre presieduta da Erica Bergamo e animata dalla creatività di Silvia Moscati, abbia promosso da qualche mese un’iniziativa da Guinness dei primati, in programma a Mestre il 25 ottobre. L’idea è cingere in un ideale abbraccio un simbolo storico di Mestre, in questo caso la torre, proprio con una lunghissima catena di lucchetti tenuta in mano dagli stessi mestrini. L’intento è quello di promuovere Mestre guardando con una certa simpatia, per usare un eufemismo, alla separazione della Terraferma da Venezia.
Infatti l’iniziativa coinvolge, non a caso, tutti gruppi tendenzialmente “separatisti”: Centro Studi Storici Mestre, Inner Wheel Mestre, Mestre Venezia 2 Grandi Città, Mestre Mia, Movimento per l'Autonomia di Mestre.
La catena, diciamolo subito, ha trovato il patrocinio della Municipalità. Ma non la totale approvazione da parte del commissario Zappalorto. Il quale ha di fatto negato la possibilità di utilizzare la sede municipale per la presentazione dell’evento (in programma ieri), con una mail indirizzata il 26 agosto alla stessa Moscati e giunto un’ora e mezza dopo quella di conferma da parte di Massimo Venturini, presidente della Municipalità. «La segreteria del commissario», spiega la portavoce di Ama Mestre, «ci ha avvisato che, alla luce delle iniziative contro i lucchetti dell’amore a Venezia, si riteneva inopportuno promuovere la nostra nella sede municipale, pur confermando il patrocinio. Abbiamo cercato di spiegare che anche noi siamo contro il lucchetto appeso sul ponte, infatti la nostra iniziativa è completamente diversa. Il commissario, però, non ci ha mai ricevuto».
La frattura s’è allargata anche all’associazione che si occupa di rimuovere i lucchetti a Venezia. Per cingere la torre, infatti ne servirebbero 3mila ma nei due mesi estivi nel centro di raccolta, ovvero la pizzeria Garibaldi di via Palazzo, ne sono arrivati un centinaio, con relativo messaggio attestante l’amore per la città. A quel punto, «avevamo chiesto di poter usare i lucchetti rimossi», rivela ancora Moscati, «ma ci hanno dato risposta negativa ribadendo che per loro sono solo simbolo di degrado».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia