Guide turistiche abusive Arrivano le multe della Finanza

venezia. Portavano i turisti alla scoperta di Venezia, tra i grandi classici di Rialto e l’area marciana e le zone meno conosciute e più autentiche. Peccato che non avessero la documentazione in regola per esercitare la professione di accompagnatore turistico. C’è anche chi, pur essendo regolarmente abilitato e titolare di partita Iva, non certificava i corrispettivi percepiti, ovvero non rilasciava la ricevuta per il servizio offerto. La Guardia di Finanza - con il Primo Nucleo Operativo Metropolitano e la Compagnia di Pronto Impiego di Venezia - ha sanzionato tre guide non autorizzate e altrettante a cui è stato contestato il mancato rilascio della ricevuta. Il conto è piuttosto salato: va dai 1.000 ai 4.000 euro a testa. I militari hanno individuato le guide turistiche irregolari in seguito al monitoraggio di numerosi gruppi di visitatori in vacanza a Venezia con l’obiettivo proprio di stanare chi esercita la professione di guida senza averne le autorizzazioni e chi, invece, non adempie agli obblighi di documentazione fiscale dei compensi percepiti.
In collaborazione con la Stazione navale delle Fiamme Gialle di stanza alla Giudecca sono stati inoltre effettuati controlli sui cosiddetti boat tour, ovvero sull’organizzazione dei giri in barca a pagamento lungo i canali del centro storico, promozionati e venduti su siti Internet specializzati soprattutto a turisti stranieri. Un’ora circa di visita dalla prospettiva inedita dell’acqua, talvolta con aperitivo finale per suggellare un momento che rientra a pieno titolo tra i più belli e fotografati della vacanza a Venezia. Le Fiamme Gialle hanno scoperto che, in due casi, l’imbarcazione utilizzata per il boat tour era una semplice unità da diporto, utilizzabile quindi sono per fini privati e non per giri turistici a pagamento. Ai responsabili delle attività è stata applicata una sanzione dell’importo minimo di 2.775 euro ed è stata revocata la patente nautica.
«I controlli», spiega la Guardia di Finanza in una nota, «si innestano nell’alveo di un più ampio dispositivo operativo permanente attivato dal Comando Provinciale di Venezia e volto alla tutela del tessuto economico legale della città storica attraverso il contrasto ad una serie di fenomeni illeciti, tra cui l’abusivismo commerciale, la cui diffusione sul territorio è strettamente legata alla particolare consistenza della domanda turistica. —
Ru.B.
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