Guida ubriaca: esce di strada e ferisce il compagno

I carabinieri denunciano penalmente una donna autrice di un incdente: alcol nel sangue sette volte superiore ai limiti
SAN DONÀ. Sette volte. Era ubriaca al punto che il suo livello di alcol nel sangue era superiore di sette volte al massimo consentito dalla legge. Ora una donna residente a Musile dovrà rispondere penalmente e civilmente dei danni provocati nell’incidente provocato mentre guidata ubriaca.
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Sono giunti martedì 18 gli esiti dal laboratorio di igiene ambientale e tossicologia forense di Mestre in merito al prelievo di sangue effettuato su una donna resasi responsabile di un incidente stradale con ferito avvenuto a San Donà il 30 settembre scorso. La donna, 40 anni, residente a Musile di Piave, la notte del 30 settembre stava percorrendo via San Pio X direzione San Donà, provenendo da Jesolo, quando ad un certo punto usciva di strada, abbattendo un segnale stradale indicante il limite dei 50 km/h e finendo nel fosso e impattando contro contro la spalla in cemento armato di un ponticello. Sul posto, oltre ad un equipaggio dei carabinieri di San Donà erano dovuti intervenire anche un’ambulanza del Suem 118 ed i vigili del fuoco di Jesolo.
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A bordo del veicolo, oltre la donna, vi era anche il compagno, 35 anni, ed entrambi venivano trasportati feriti ma non in gravi condizioni al pronto soccorso. Ai militari intervenuti appariva subito chiaro che la donna si trovasse in grave stato di alterazione alcolica e pertanto chiedevano che si procedesse alle analisi dei campioni di sangue prelevati in ospedale. 
Giunti oggi i risultati la sorpresa: alla donna è stato riscontrato un tasso alcolico nel sangue elevatissimo 3,50 grammi di alcol per litro, valore che in una donna sfiora il coma etilico. Pertanto i carabinieri oltre a procedere per guida in stato di ebbrezza, procederanno anche al suo deferimento all’autorità giudiziaria per le lesioni stradali causate sotto ebbrezza alcolica al compagno trasportato.

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