“Guerra” tra famiglie sinti vendetta servita sotto casa
Aggredito e picchiato sotto casa. Non contenti i quattro giovani lo hanno pure rapinato di soldi e gioielli. Stando al racconto dell’aggredito, fatto alla polizia, l’aggressione è una vendetta perché lui, Aldo Levac, avrebbe fatto da paciere tra due famiglie sinti in lite tra loro. L’episodio sarebbe avvenuto la notte tra mercoledì e giovedì intorno all’1.30. Venerdì sera, invece, a Levac sono arrivate minacce al telefono. Sull’accaduto indaga la polizia.
Quando la volante è arrivata sul posto in via Ca’ Manuela, gli agenti hanno trovato Levac con il viso gonfio dai pugni. L’uomo imprecava contro quattro giovani che diceva di conoscere. Secondo quanto ga raccontato ai poliziotti i quattro sono arrivati sotto casa sua e hanno atteso che rientrasse a casa, Quando lo hanno visto arrivare l’hanno affrontato e circondato. Ben presto sono iniziate le minacce da una e dall’altra parte. Dai toni alti della voce ai colpi bassi dei pugni il passo è stato breve. Levac ben presto ha dovuto alzare bandiera bianca. Il trambusto ha attirato l’attenzione dei familiari dell’uomo che si sono affacciati alla finestra. Uno dei figli ha chiamato subito il 113, mentre sotto i quattro giovani continuavano a picchiare Aldo Levac. Non contenti, sempre secondo il racconto dell’aggredito, i quattro giovani gli hanno strappato di dosso braccialetti e collane in oro. Inoltre si sono presi i soldi che aveva con sé. Parecchio denaro. Infatti il bottino sfiora i tremila euro. Dopo averlo lasciato a terra sul marciapiede i quattro se ne sono andati.
Ai poliziotti Levac ha detto di conoscere gli aggressori che appartengono ad un’altra famiglia sinti residente tra il nel Trevigiano. Per motivare l’aggressione l’uomo ha detto che si tratta di una vendetta perché lui avrebbe fatto da paciere tra due altre famiglie sinti che da tempo erano in guerra tra loro. Una versione che gli investigatori ritengono poco credibile. Poi l’uomo è stato portato all’ospedale dell’Angelo dove è stato medicato e giudicato guaribile in sei giorni.
Ieri mattina l’uomo ha chiamato nuovamente la polizia spiegando all’operatore del 113 di essere stato minacciato, al telefono, durante la notte ancora dagli stessi aggressori. Temendo che sarebbero tornati si era barricato in casa.
Secondo gli investigatori della polizia in realtà la famiglia di Aldo Levac è in guerra con una altra famiglia sinti che vive in provincia di Treviso. Motivo del contendere sarebbero questioni di soldi legati ad un matrimonio. La polizia teme che ora si scateni una guerra dove si registreranno parecchi scontri fisici.
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