Guerra tra ambulanti e concessionari per la sabbia
SOTTOMARINA. Guerra tra concessionari e ambulanti autorizzati. All’esposto presentato dallo storico gelataio ambulante Giovanni Di Giovanni, che denuncia l’abitudine di alcuni concessionari di prendere la sabbia dalla battigia per rimpinguare la propria spiaggia, i concessionari dell’Ascot rispondono con un controesposto in cui chiedono di verificare se gli ambulanti rispettano le autorizzazioni e la normativa in zona balneare. Le prime scintille sono arrivate la settimana scorsa. I concessionari hanno lamentato problemi nella pulizia della battigia sostenendo che gli operatori non passano usando la giustificazione che la battigia è troppo stretta. Nei giorni successivi però è stato presentato un esposto a Comune, Capitaneria, Demanio, sostenendo che all’alba alcuni concessionari “rubano” la sabbia dalla battigia per alzare i propri stabilimenti e con l’arrivo dell’alta marea la riva di fatto sparisce causando problemi al transito di ambulanti, mezzi di soccorso e operatori di Veritas. «Mi auguro che Di Giovanni abbia documentazione idonea a corroborare le sue farneticazioni», sostiene il presidente dell’Ascot, Giorgio Bellemo, «al di là degli ipotetici concessionari "marioli", queste sue affermazioni saranno oggetto di qualche azione legale tesa a tutelare un comparto che viene quotidianamente massacrato. Gli ambulanti non pagano la tassa rifiuti e nell’ipotesi la pagassero, invito la pubblica amministrazione a fare le opportune verifiche».
Bellemo solleva anche un altro problema. «Questi ambulanti», spiega, «non devono passare nei metri di battigia che vanno lasciati liberi per emergenze, quindi di cosa stiamo parlando? Basta leggere la norma che regola la materia. Credo che i concessionari siano troppo buoni, forse un’azione energica per chiedere rispetto delle norme, controlli contro i venditori abusivi, misure di pulizia ottimali e molto altro porterebbe a qualche risultato in più».
Elisabetta Boscolo Anzoletti
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia