Guerra delle pizzerie “Ae oche”, accuse archiviate

VENEZIA. Il giudice Massimo Vicinanza A posto la parola fine alla guerra tra soci della catena delle pizzerie «Ae Oche» con l’archiviazione del procedimento che vedeva indagati Alvise Gasparini e...
Scattolin Interpress Venezia, 06.10.2007.- Santa Croce in prossimità del campo San Giacomo dell'Orio, la Pizzeria "alle Oche".-
Scattolin Interpress Venezia, 06.10.2007.- Santa Croce in prossimità del campo San Giacomo dell'Orio, la Pizzeria "alle Oche".-

VENEZIA. Il giudice Massimo Vicinanza A posto la parola fine alla guerra tra soci della catena delle pizzerie «Ae Oche» con l’archiviazione del procedimento che vedeva indagati Alvise Gasparini e Giorgio Turchetto, i due che sono ancora a capo delle aziende. A denunciarli per truffa gli altri due soci, Luciano Florian e Luciano Rossetto.

Solo in centro storico sono tre i locali che fanno capo alla sigla, la prima e dunque quella storica di San Giacomo dall'Orio, quella delle Zattere e l'ultima nata, in Lista di Spagna. Poi c'è il locale in terraferma, presso il Valecenter di Marcon, infine a San Donà di Piave.

Secondo le accuse lanciate da Rossetto e Florian, ttraverso alcune operazioni societarie i due denunciati avrebbero perso il loro investimento iniziale, 200 mila dei 300 mila euro impegnati Florian, 270 mila Rossetto. «Le singolari condizioni e modalità delle stipulazioni intervenute tra Turchetto e Gasparini», scriveva il pubblico ministero Lucia D’Alessandro nella sua richiesta, «non sono sintomatiche di alcuna condotta truffaldina, bensì sono eventualmente circostanze che testimoniano una gestione societaria da parte di Gasparini, che ha arrecato danno ai soci, legittimati a promuovere l'azione di responsabilità». E il giudice Vicinanza accoglie la sua richiesta sostenendo che «non è possibile provare che al momento in cui Rossetto ha deciso di impegnarsi nelle due sociatà, Sun e G.P.V., fosse già delineato da parte di Turchetto il disegno criminoso di sottrarre alle due compagini ogni reale utilità che derivasse dalla pizzeria delle Zattere». Per quanto riguarda il danno patito dai due soci, «è la conseguenza di una cattiva gestione, imputabile soprattutto ad Alvise Gasparini, che ha tenuto all’oscuro i soci dei diversi atti di gestione che compiva come amministratore» e così «la vicenda va quindi confinata in ambito civilistico».(g.c.)

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