Guerra dei park a Tessera si deciderà a gennaio 2018
Il Consiglio di Stato non ha concesso la sospensiva della sentenza di primo grado che imponeva la gara pubblica. I legali dei ricorrenti: «Attendiamo fiduciosi»

Parcheggi all’aeroporto di Tessera, il cerchio si stringe, l’11 gennaio si saprà se sono da rifare le gare per assegnare i posti auto all’interno dello scalo veneziano. Ieri mattina la quinta sezione del Consiglio di Stato ha preso in esame la delicata partita relativa alla sentenza di agosto con la quale sono stati annullati i contratti mediante i quali Save ha assegnato fino al 2028 la gestione dei parcheggi all’interno del sedime demaniale aeroportuale alla società controllata “Marco Polo Parks srl”. Una vittoria delle società che gestiscono le aree di sosta fuori dal perimetro aeroportuale, “Venezia Marco Polo Parking srl”, “Velma srl” e “Security Park srl.
Proprio queste ultime a fine settembre avevano sferrato un secondo affondo, presentando al Tar un ricorso per ottemperanza, una sorta di “esecuzione forzata”, nella quale chiedono venga dato seguito alla sentenza e siano indette «le gare pubbliche per la gestione, da parte dei soggetti qualificati e selezionati con regole di legge, dei parcheggi coperti e scoperti, e sistemati entro i perimetri demaniali dell’aeroporto».
Save non ha perso tempo ed è ricorsa al Consiglio di Stato, chiedendo la sospensiva sulla sentenza di primo grado. Che però non è arrivata. «La sospensiva serviva per evitare di andare a giudizio di ottemperanza» spiega l’avvocato Massimo Carlin. «Questa mattina il presidente del Consiglio di Stato ha fatto una proposta saggia, premettendo che si tratta di una causa notevole e di elevato profilo giuridico, sul quale è necessario uno studio dei giudici, ha proposto di fissare in tempi rapidi l’udienza per la sentenza finale, che si terrà l’11 gennaio 2018. Non è stata data la sospensiva e noi ci siamo impegnati a non chiedere l’esecuzione forzata il 20 dicembre, dal momento che è stato promesso che la sentenza verrà depositata rapidamente».
L’11 gennaio, dunque, si saprà una volta per tutte cosa accadrà. «Siamo molto contenti per ragioni giuridiche e per l’eccezionale rapidità con la quale si esprimerà il Consiglio di Stato, sta a significare che la causa ha ragionevoli profili di fondamento». Due giorni fa a fianco dell’aeroporto si era schierata anche Assoaeroporti.
«Sul piano giuridico non so a che titolo sia intervenuta a sostegno di Save», prosegue l’avvocato. «Quello che si può dire è che la richiesta di sospensiva da parte di Save con l’intervento di Assoaeroporti dimostrano che la società teme per gli esiti di questa causa, altrimenti avrebbero forse speso meno energie».
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