Guarita dal tumore al seno «Voglio essere di esempio»
CAVARZERE. Avere 25 anni e scoprire di avere un tumore al seno è un’esperienza che può distruggere la vita. Oppure può dare una forza inaspettata per affrontare e vincere la paura. A Elena Ballarin è andata così: ha combattuto la malattia, con tenacia e speranza. Ed è guarita. Ma ora vuole trasmettere la sua esperienza ad altre donne. E’ stata Elena, infatti,a dare il volto, quando ancora la chemioterapia l’aveva lasciata senza capelli, alla locandina che pubblicizza la mostra fotografica dell’Andos (Associazione nazionale donne operate al seno) allestita, in collaborazione con l’Asl 14, nella Cittadella socio sanitaria di Cavarzere, da ieri e fino al 31 marzo. Una trentina di scatti che documentano la vita quotidiana delle donne operate, dai momenti in compagnia di parenti e amici, a quelli di solitudine, ma anche le loro “ferite”, comprese quelle chirurgiche delle operazioni, per testimoniare un percorso compiuto, dal punto di vista medico e umano, che possa indurre altre donne a sottoporsi allo screening e alle eventuali cure che dovessero essere necessarie. «Non è stato facile» ha spiegato la presidentessa della associazione Andos Silvia Pagan «metterci a nudo, sia fisicamente che interiormente. Alcune di noi che arrivano persino a vergognarsi della propria condizione col proprio marito e i figli. Ma alla fine abbiamo deciso di metterci la faccia in questo progetto, per condividere la malattia in modo che non sia più un tabù per nessuna donna». La mostra è un ulteriore momento di sensibilizzazione che si aggiunge all’impegno dell’Andos che, attraverso iniziative mirate, è riuscita a incrementare la percentuale di donne che i sottopongono allo screening mammografico: l’anno scorso a Chioggia l’adesione è stata del 74% rispetto al 58%della precedente campagna; a Cavarzere, nel 2013, l’adesione è stata dell’81%. Numeri importanti che vanno di pari passo con l’incremento degli ammalati di tumore che si rivolgono all’ospedale di Chioggia (60 operazioni al seno eseguite nel 2014), segno di una fiducia crescente nelle strutture sanitarie locali.
Diego Degan
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