«Guardians anche a Rialto e stazione»

Il presidente dell’Associazione Piazza San Marco, Alberto Nardi: «Il servizio sia finanziato con la tassa di soggiorno»

Non solo in Piazza San Marco, ma anche nella kasbah di Piazzale Roma, nel caos della stazione, nel dedalo di Rialto, destinato a diventare - una volta terminati i restauri e inaugurato il vicino Fondaco - un polo attrattivo pari a quello marciano. Con la loro maglietta arancione, la capacità di parlare molte lingue e la speranza di farsi ascoltare, i “Guardians” della Piazza potrebbero presidiare anche altre zone critiche della città, nell’ambito di un progetto più articolato che potrebbe essere finanziato con una parte dei proventi della tassa di soggiorno.

A lanciare l’idea è Alberto Nardi, presidente dell’Associazione Piazza San Marco, confortato dai buoni risultati ottenuti grazie alle presenza dei quindici ragazzi entrati in azione due settimane fa, tutti i giorni dalle 12 alle 20, per scoraggiare comportamenti terzomondisti.

«Grazie a loro la situazione è nettamente cambiata in meglio», spiega Nardi, «ed è la testimonianza di come un piccolo progetto concreto e ben fatto possa attutire i picchi di malcostume. La presenza di questi ragazzi che parlano tutte le lingue è stata molto importante in questa prima metà di luglio. Certo, gli ambulanti ci sono ancora e naturalmente c’è ancora gente che si siede per terra e fa pic-nic. Ma almeno i Guardians fungono da deterrente, danno spiegazioni, educano. Per questo sarebbe importante portare questo progetto anche in altre zone della città, come Piazzale Roma e Rialto».

Reso possibile grazie a un finanziamento di 100 mila euro di Costa Crociere, il progetto ha coinvolto ragazzi che arrivano da tutto il mondo: una iraniana che parla turco, due russi, due cinesi, un francese ma anche alcuni veneziani, che da agosto avranno il supporto di sei studenti del Barbarigo.

La replica del format in altre zone della città dove regna il caos potrebbe essere attuato con l’assunzione di una cinquantina di ragazzi e una spesa che si aggira intorno ai 300 mila euro reperibili, come suggerisce Nardi, da una parte della tassa di soggiorno, che era stata istituita anni fa proprio per incentivare e aiutare il turismo.

«È necessario che l’amministrazione comunale si faccia carico del contenimento di questa degenerazione del turismo di massa», dice ancora il presidente dell’Associazione Piazza San Marco. «È vero, il Comune ha messo a disposizione uno spazio dietro al Rossini dove i ragazzi possono cambiarsi però sarebbe davvero importante che i Guardians diventassero un servizio istituzionale, almeno da maggio a ottobre».

Manuela Pivato

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